Fabio Fazio ricorda Vessicchio. La tosse, gli appuntamenti che saltano e quel messaggio: «Sei stato il mio primo pensiero, ti volevo avvisare»

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«Sono veramente sconvolto». Fabio Fazio ricorda a Repubblica il rapporto con Peppe Vessicchio, direttore d’orchestra con cui aveva una lunga amicizia, mancato ieri all’età di 69 anni per una polmonite interstiziale. Il maestro doveva andare a presentare il nuovo libro destinato ai ragazzi, Bravo bravissimo-La musica di Mozart il fanciullo geniale a Che tempo che fa. «Invece pochi giorni fa mi avverte che deve rimandare di un paio di settimane», racconta il conduttore, «perché aveva la tosse, non stava bene, una polmonite. Sempre così gentile: “Sei stato il mio primo pensiero, ti volevo avvisare”. Gli ho detto di non preoccuparsi, di rimettersi. L’ho salutato come sempre: ti aspettiamo Peppe».«Era una persona dotata di grande garbo, gentilezza e eleganza»Di Vessicchio, conosciuto sul palco dell’Ariston, ricorda «la delicatezza, l’animo poetico. Era una persona dotata di grande garbo, gentilezza e eleganza. Ricordo quando parlò del legame tra la natura e la musica, ci spiegò come ci fossero compositori che facevano crescere le piante, come i pomodori beneficiavano dell’ascolto di Mozart. Sa perché era amato da tutti? Perché aveva un modo tutto suo di spiegare le cose, pacato. Era colto e aveva la grazia. Mi fa impressione usare l’imperfetto». «Era così, discreto e riservatissimo. Una persona elegante – racconta il conduttore – che aveva scelto l’understatement. Il pubblico lo adorava, quando facevamo Sanremo aveva colto le sue caratteristiche, come d’altronde noi e i professori d’orchestra. Era diventato una star e in lui non c’era nessun compiacimento». Ricorda la gag del taglio della barba, con Luciana Littizzetto, A Sanremo. «Non sapeva niente. Ma Peppe aveva chiaro che la vita è un gioco, e va giocato seriamente, per il rispetto che si deve agli altri e per le opportunità che offre. Gli volevamo veramente bene, stette al gioco. Un rapporto cresciuto negli anni. Quando preparavo la trasmissione e pensavo: Peppe si siede qui… È tutto assurdo. Adesso mi viene in mente che sorrideva sempre, mi resta questa immagine di lui che sorride».L'articolo Fabio Fazio ricorda Vessicchio. La tosse, gli appuntamenti che saltano e quel messaggio: «Sei stato il mio primo pensiero, ti volevo avvisare» proviene da Open.