Tutti nella vita vorrebbero avere vicino una figura come il procuratore di Ivan Juric, ex allenatore dell’Atalanta. Se si pensa infatti al tecnico ex Torino, viene spontaneo non ricordare le parole che Luca Ranieri, in un lontano Roma-Fiorentina, proferì nei confronti di Leandro Paredes: “Miracolato“.Una definizione che calza a pennello per il “flagello” di Spalato. Chi, in effetti, dopo la parentesi disastrosa nella capitale e la retrocessione record dell’anno scorso con il Southampton, avrebbe mai pensato che lo stesso Juric avrebbe avuto l’occasione clamorosa di sedere su una panchina importante come quella dell’Atalanta? Uno scranno pesante, tra l’altro. Rimasto orfano da poco di un monumento a Bergamo come è stato Gianpiero Gasperini.Una follia, a detta dei più. Un capolavoro, evidentemente, del suo procuratore. Su questi schermi in estate ci eravamo già chiesti se dopo aver devastato la Roma sarebbe riuscito a fare la stessa con la Dea. Beh, nel giorno in cui è arrivata la notizia dell’esonero, si può dire con assoluta tranquillità che la risposta sia più che affermativa.Juric, ufficiale l’esonero anche all’Atalanta: i numeri dell’ennesimo scempio10 novembre 2025. A distanza di un anno esatto dall’esonero con la Roma, arriva la notizia “ufficiosa” della scelta dell’Atalanta di puntare su Palladino. Che cattivoni i Percassi! In fin dei conti, in campionato la Dea fino ad ora ha perso solamente 2 partite. Sì, vero. Peccato che in un totale di 11 giornate disputate, anche le vittorie siano state solo 2, lasciando spazio a una sfilza infinita di pareggi e prestazioni opache.L’ultima umiliazione in casa contro il Sassuolo (0-3 senza alcun tipo di appello) è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di una dirigenza che, dopo anni di piazzamenti grandiosi, vittorie europee e gran calcio, ha avuto la grande colpa di investire su un profilo così inadatto.Sotto la guida del tecnico croato, i bergamaschi hanno avuto la partenza peggiore in campionato degli ultimi 11 anni. Per trovare un rendimento più insoddisfacente bisogna tornare infatti al lontano 2014/2015. Stagione in cui, dopo lo stesso numero di partite, l’Atalanta prima di Colantuono (e poi di Reja sul finale) aveva totalizzato 10 punti: 3 in meno di quelli odierni.Dopo l’epopea Gasperini, il passaggio a Juric è stato come buttare una barretta di cioccolata e mangiarsi del fango. Importante, almeno, essersi resi conto prontamente dell’errore fatto. Il tempo per invertire la rotta c’è ancora. Starà al nuovo allenatore (Palladino?) riportare la Dea al livello che l’ha contraddistinta in questi anni.The post Juric, 365 giorni da incubo fra esoneri e dimissioni: quello all’Atalanta l’ennesimo flop appeared first on Radio Radio.