La morte di Beppe Vessicchio, mancato ieri per una polmonite interstiziale all’età di 69 anni, ha spiazzato tutto il mondo dello spettacolo, e non solo. Ma c’è chi quelle mani fatate, quella bacchetta magica con cui il maestro disegnava le note in aria, ce le ha ancora più a cuore. È quello che ha raccontato Roberto Vecchioni a In altre parole, trasmissione di La7 condotta da Massimo Gramellini: «Non ce la faccio a non pensarti più, amico mio, è come se fosse sparita la musica in un certo senso, almeno la mia e la tua».La vittoria di Sanremo 2011 e la mano di VessicchioIl legame tra Vecchioni e Beppe Vessicchio è stato reso indissolubile dal Festival di Sanremo 2011, quando il cantante riuscì a battere proprio all’ultimo respiro i favoritissimi Modà in coppia con Emma. Quell’anno marcava il ritorno di Vecchioni sul palco del Teatro Ariston dopo 38 anni dal suo primo Festival, una decisione soppesata molto e a cui era arrivato grazie all’opera di convincimento dell’amico Gianni Morandi, conduttore di quella kermesse. La vittoria, con Chiamami ancora amore, arrivò anche grazie alla mano sapiente di Beppe Vessicchio. L’abbraccio all’Ariston e la dedica all’amico E proprio di quel Sanremo di 14 anni fa ha scritto Vecchioni sul suo profilo Instagram: «E chi se lo scorda più quel nostro abbraccio così forte quando abbiamo vinto Sanremo, che io urlavo non di gioia ma di dolore perché mi avevi incrinato una costola», ha raccontato. Poi si è rivolto direttamente a Vessicchio: «Non ce la faccio a non rivederti più, amico mio, è come se con te fosse volata via la musica stessa dietro quella risata napoletana, dietro i tuoi occhi accesi di dolcezza e ironia. Quanto a me, voglio ricordarti con la tua bacchetta alzata a dipingere il cielo». Firmato, Roberto. View this post on Instagram A post shared by Roberto Vecchioni (@vecchioniofficial)L'articolo Roberto Vecchioni si commuove per Vessicchio: «L’abbraccio a Sanremo? Mi incrinò una costola, urlavo di dolore. Ora dirige l’orchestra in cielo» proviene da Open.