Renzi e la sfida impossibile dei 50 anni: la maratona di Atene

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AGI - Quando ho compiuto 50 anni, ho fatto un elenco di 50 cose da fare, di 50 sfide che voglio vincere. Tutte contro me stesso, sia chiaro. Perché la vita è un dono straordinario, ma non va mai data per scontata: è bello rimettersi in gioco. Nella mia lista c'è anche finire la Maratona di Atene. Perché non è una maratona, è la maratona. Sembra ieri quando al Liceo traducevamo le versioni scoprendo come quella civiltà avesse cambiato per sempre l'umanità. Che bello il Liceo Classico! E fin da allora ho sempre sognato di fare un giorno il tratto da Maratona ad Atene. Sperando, sia chiaro, di non fare la fine di Filippide. Ho deciso di provarci e domani è il gran giorno. A differenza delle altre maratone, questa è più difficile perché piena di saliscendi: del resto il percorso lo ha scelto la storia, non gli organizzatori alla ricerca del tempo migliore. Vediamo come andrà, io ci provo".Lo scrive su X il leader di Iv Matteo Renzi. "In più mi piace farlo dieci anni dopo la battaglia che abbiamo vinto al Consiglio Europeo, salvando la permanenza europea della Grecia, contro i burocrati che non capivano che senza Grecia non c'è Europa. Conservo il ricordo di quella vittoria come uno dei più belli dei miei anni a Bruxelles, una delle rare volte in cui in Ue la politica ha sconfitto la tecnocrazia.Renzi e il traguardo olimpicoNon c'è futuro, senza passato. E chi non ama la terra della filosofia, della democrazia, della politica (tutte parole greche) non può fare il lavoro che facciamo noi. Lo stadio dove si arriva (se si arriva) è lo stadio Panathinaiko, lo stadio dei bei marmi, lo stadio delle prime Olimpiadi moderne, lo stadio della Maratona ai Giochi del 2004 con la vittoria di Stefano Baldini. Pensare di entrarci, dopo 42km, è emozionante. La mia sfida però non è pensare all'arrivo ma gustare il passo dopo passo: come canta Cesare Cremonini, l'incanto sarà godersi un po' la strada. Io ci proverò", conclude Renzi.