«Come forza politica riteniamo fondamentale l’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, ma è altrettanto importante affiancarla a un’educazione digitale. Un percorso che non deve riguardare solo le scuole, ma anche le famiglie e l’intera società». Così Barbara Floridia, capogruppo al Senato per il Movimento 5 Stelle, dal palco di “UNITE”, l’iniziativa organizzata dal partito pentastellato per promuovere la partecipazione politica e pubblica delle donne. Floridia è intervenuta durante un panel dedicato al tema della prostituzione, una riflessione che ha raccolto punti di vista diversi, talvolta anche divergenti. Sul palco erano presenti vari esperti, tra cui Elisa Giomi, commissaria Agcom; Elettra Santori, sociologa e scrittrice; e la sex worker Elettra Arazatah. La madrina dell’evento: Olympe de GougesL’iniziativa, giunta alla sua seconda edizione, è stata inaugurata dalla vicepresidente dei senatori pentastellati, Alessandra Maiorino, che ha anche moderato diversi interventi. A chiudere la giornata sarà invece il presidente Giuseppe Conte. L’evento ha una sua “madrina simbolica”: Olympe de Gouges, la giovane francese che nel 1791 scrisse la Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina, due anni prima di essere ghigliottinata.«Non dobbiamo trasformarci in un’immagine»Ma la parità di genere, è un concetto che va di pari passo con una trasformazione delle nostre abitudini digitali, è la sintesi di Floridia. «Capire che e come possiamo restare persone, senza trasformarci solo in un’immagine, è fondamentale – prosegue – Rinunciare allo smartphone è impossibile, ovviamente, ma possiamo essere consapevoli di ciò che comporta il suo utilizzo. Servirebbero anche ore di sano “astensionismo digitale”, proprio come si è fatto con le campagne contro il fumo o come si parla oggi di cibo spazzatura e cibo sano. Se abbiamo consapevolezza, possiamo scegliere». «Meloni è una donna che non pensa alle donne»Tra i vari temi passati in rassegna, anche quelli del diritto di famiglia e filiazione, adozione e fragilità maschili. Non è mancata qualche stoccata alla presidente del Consiglio. «Giorgia Meloni poteva dire sì al salario minimo: così avrebbe aumentato gli stipendi del 25% delle lavoratrici. Invece ha alzato quelli dei ministri, dei sottosegretari e di Brunetta. Doveva abbassare le tasse, e invece ha aumentato persino l’Iva sui pannolini e detto no al congedo paterno paritario. La verità è che Meloni è una donna, ma alle donne non ci ha mai pensato».Cortocircuito sul palco sul tema della prostituzioneDurante il dibattito sulla prostituzione, non sono mancati momenti di tensione tra alcune delle relatrici sul palco e la sex worker invitata a raccontare la propria esperienza. «È stato usato un linguaggio molto violento – ha spiegato Elettra Arazatah – e in certi momenti ho fatto fatica ad ascoltare. Quando dico “il mio corpo è qui”, non significa che l’ho venduto: non sono un pezzo di carne, non sono sezionata». E aggiunge: «Quando qualcuno si rivolge a me chiedendo: “Ma allora fai anche B e C? E G?”, io rispondo di no. Quello è il consenso: è l’apoteosi del consenso».L'articolo Parità di genere, Floridia (M5s): «L’educazione sessuale va affiancata all’educazione digitale» proviene da Open.