Francis Kaufmann, l’uomo accusato del duplice femminicidio compiuto nel parco romano di Villa Pamphili, dove il 7 giugno sono stati trovati i cadaveri della 28enne russa Anastasia Trofimova e di sua figlia Andromeda di 11 mesi, domenica 9 novembre ha aggredito il personale della polizia penitenziaria del carcere di Rebibbia. Lo fa sapere il sindacato Osapp.Al termine dell’ora d’aria, a quanto informa il sindacato Osapp, l’uomo “ha improvvisamente dato in escandescenze, rifiutandosi di rientrare nella propria cella. Nonostante i ripetuti inviti alla calma da parte del personale, l’uomo ha iniziato a urlare frasi minacciose, tentando di scatenare lo scontro fisico e colpendo più volte gli agenti intervenuti”. Nei confronti di Kaufmann la procura di Roma dovrebbe chiedere il giudizio immediato, formalizzando la richiesta che porta il procedimento direttamente davanti alla Corte d’Assise senza passare al vaglio del gup.Non è la prima volta che l’americano mostra comportamenti aggressivi verso le autorità. Negli interrogatori di garanzia con i magistrati ha spesso lanciato accuse contro gli inquirenti, dichiarandosi innocente. Anche sul volo che lo ha riportato a Roma dall’isola greca di Skiathos, dov’era fuggito, Kaufmann aveva dato segni di insofferenza, prendendo di mira gli agenti che lo scortavano. Reazioni violente seguite ad accuse di essere stato “picchiato” e di voler “denunciare tutti per quanto subito“. E già nel corso della sua detenzione nel penitenziario di Larissa, in Grecia, prima del trasferimento in Italia, aveva dato segnali di aggressività, arrivando a sfasciare la cella.L'articolo Omicidi Villa Pamphili, Kaufmann aggredisce gli agenti del carcere di Rebibbia proviene da Il Fatto Quotidiano.