Il terzo satellite Cosmo-SkyMed lascia Roma per andare nello spazio (via California)

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Presso il Centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space Italia a Roma si è tenuto oggi il saluto al terzo satellite della costellazione Cosmo-SkyMed di seconda generazione, in partenza per la base di Vanderberg, in California, dove sarà lanciato in orbita. Il programma, promosso congiuntamente da ministero della Difesa e dall’Agenzia spaziale italiana (Asi), rappresenta uno dei più avanzati sistemi radar di osservazione della Terra a livello globale, con impieghi duali civili e militari. Il programma è il risultato della lunga collaborazione tra Difesa, Asi e industria, con il coinvolgimento di Leonardo e delle sue joint venture, Thales Alenia Space e Telespazio, affiancate da e-Geos e da una rete estesa di piccole e medie imprese nazionali. Una volta operativo, il satellite sarà in grado di fornire immagini della Terra ad altissima risoluzione, con un livello di dettaglio fino a 35 centimetri.Un gioco di squadra-ItaliaL’intero programma Cosmo-SkyMed è il risultato di un grande gioco di squadra che coinvolge governo, enti statali e industria. Il sistema è espressione delle migliori competenze della filiera spaziale nazionale, guidata da Leonardo attraverso le sue joint venture, Thales Alenia Space e Telespazio, con il contributo di numerose piccole e medie imprese. Thales Alenia Space Italia è responsabile dell’intero programma di seconda generazione, dalla progettazione e sviluppo dei satelliti alla messa in servizio del sistema end-to-end. In qualità di mandataria di un raggruppamento temporaneo d’impresa con Telespazio, coordina le attività relative al segmento di terra e ai servizi di logistica integrata e operazioni.È proprio nelle camere pulite del Centro di integrazione satelliti sulla via Tiburtina che Thales Alenia Space assembla le varie parti dei satelliti e conduce gli ultimi test prima di “impacchettarli” e prepararli per il loro ultimo viaggio sulla superficie terrestre. Giampiero Di Paolo, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia, ha sottolineato come la costellazione rappresenti “una delle nostre maggiori storie di successo” e un “esempio virtuoso di collaborazione con l’Agenzia spaziale italiana e il ministero della Difesa”. Il Ceo ha sottolineato la natura duale del sistema, che combina tecnologia radar avanzata e affidabilità dei dati. “Le immagini catturate da Cosmo fanno vedere di cosa è capace l’Italia”. Dal Centro spaziale del Fucino, Telespazio gestirà la fase di lancio e messa in orbita del nuovo satellite e l’acquisizione dei primi dati di telemetria. Leonardo fornisce inoltre i sensori di assetto stellare, i pannelli fotovoltaici e le apparecchiature per la gestione della potenza elettrica. La commercializzazione dei dati radar della costellazione è affidata a e-Geos, joint venture tra Telespazio e Asi, che ne cura la distribuzione a livello globale. Dal canto suo, Teodoro Valente, presidente dell’Asi, ha richiamato la lunga esperienza alle spalle della costellazione e l’importanza della cooperazione tra enti pubblici e aziende. “È particolarmente importante questo passaggio che vede la preparazione verso la rampa di lancio del terzo satellite di seconda generazione. Alla base del programma c’è un impegno sinergico con il ministero della Difesa, data la dualità della missione, e investimenti, competenza e innovazione che hanno portato alla realizzazione di un esemplare più performante”. Valente ha sottolineato che l’Italia è “il Paese europeo che in ambito Esa ha avuto il maggior ritorno sugli investimenti eseguiti”, e ha posto l’accento sulla dimensione internazionale della cooperazione, che amplia le possibilità di scambio di dati e know-how con le altre agenzie spaziali.La costellazione Cosmo-SkyMedLa costellazione, basata su satelliti dotati di radar ad apertura sintetica (Sar) in banda X, è progettata per monitorare ambiente, clima, territorio terrestre, marino e costiero con la massima precisione, fornendo dati fondamentali per sicurezza, gestione delle emergenze e tutela ambientale, in ogni condizione meteorologica e di luminosità. Le capacità interferometriche consentono analisi di stabilità e rilevamenti accurati dei cambiamenti, con applicazioni che spaziano dai settori urbanistico, minerario, marittimo e petrolifero, fino alle attività forestali. Oggi la costellazione comprende quattro satelliti operativi (due di prima generazione e due di seconda), a cui si aggiungerà presto il CSG-FM3, che ha completato con successo tutti i test ambientali e funzionali. Nelle parole di Massimo Claudio Comparini, managing director della Divisione Spazio di Leonardo, l’intera costellazione è “un sistema che rafforza sicurezza, sostenibilità e capacità competitiva del Paese, proiettando l’Italia tra i leader globali del settore spaziale”.