Gol di testa, l’Italia è questa ▷ Moldova-Italia | Lo Scatto di Paolo Marcacci

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MOLDOVA-ITALIA | Contiamo le palle gol prodotte all’inizio di un primo tempo che poi chiudiamo correndo qualche rischio: va bene cercare di darci un tono, ma bisogna pure guardare in faccia la realtà, soprattutto quando evidenzia ciò che manca, più ancora di “chi” manca.A un certo punto il risultato diventa un dettaglio ininfluente, anzi diciamo che lo era già dal primo gol di Sorloth in Norvegia – Estonia. Ci tocca quindi parlare dei contenuti, che evidenziano un’Italia via via più impantanata nella palude di una pressione offensiva che viene perdendo i suoi guizzi, per esempio perché Raspadori è sempre meno vivace tra le linee, così come l’impatto di Scamacca si rivela tutto sommato timido.Chisinau potrebbe diventare la stazione di posta dove cominciano a scendere i primi pentiti tra quelli che si erano affrettati a cucire addosso a Rino Gattuso l’abito dell’uomo giusto al posto giusto, pretendendo che fosse su misura soltanto perché lo avevano stabilito loro.La mestizia di questa serata è tale che l’analisi dei contenuti non cambierebbe se l’Italia non avesse nel frattempo segnato e, francamente, nemmeno se fosse arrivato il gol della Moldova.Gli uomini di Lilian Popescu nel finale ci avevano creduto, sotto la spinta del loro pubblico e perché Tonali e compagni, evidentemente, lo stavano consentendo: un atteggiamento del genere è più preoccupante del nome che potremo pescare nell’urna dei play-off.Alla fine ci mette la testa, in senso letterale, Gianluca Mancini, molto più di quanto avessero fatto i compagni per via di metafora. Firma meritata, al termine di una serata trascorsa convivendo con il dolore. Poi pure Pio Esposito, stacco e torsione da manuale.Non cambiano i giudizi, nemmeno i concetti: questi siamo, il nome Italia e la nostra storia non devono ingannarci.The post Gol di testa, l’Italia è questa ▷ Moldova-Italia | Lo Scatto di Paolo Marcacci appeared first on Radio Radio.