Per Carlos Alcaraz questa è “la migliore stagione della mia carriera”. Ha vinto due Slam, Roland Garros e Us Open, ha conquistato il trono di numero 1 al mondo. Ma non è ancora finita, perché nel mirino ci sono due tornei che non ha mai vinto. Ovviamente le Atp Finals, in corso a Torino. Ma anche la Coppa Davis, che si disputerà subito dopo a Bologna. Alcaraz ci sarà, Jannik Sinner e Lorenzo Musetti no. Ma lo spagnolo non si nasconde: “Sì, quest’anno gioco. Voglio davvero vincere la Davis un giorno perché per me è un torneo molto, molto importante. Jannik e Lorenzo l’hanno vinta due volte. Per me è comprensibile che non giochino: la stagione è stata lunga e possono aver bisogno di una settimana in più per recuperare e iniziare la preparazione. È normale. Ma direi che devono fare qualcosa per rendere la Coppa Davis un torneo davvero unico“.Lo spagnolo spiega qual è il suo punto di vista: “Credo che la Davis sia uno di quei tornei in cui vivi sensazioni diverse dal solito, perché giochi per il tuo Paese, giochi con i tuoi compagni. È uno dei più grandi privilegi del nostro sport, rappresentare la propria nazione. Ma sono d’accordo sul fatto che serva fare qualcosa per questa competizione, perché giocarla ogni anno non è così positivo”. Per Alcaraz, servirebbe un appuntamento a cadenza biennale: “Se il torneo si giocasse ogni due o tre anni, l’impegno dei giocatori sarebbe ancora maggiore perché sarebbe qualcosa di unico, di diverso. Non avresti la possibilità di giocarlo ogni anno”.Nella conferenza stampa post-vittoria contro Lorenzo Musetti, c’è spazio ovviamente anche per la gioia per aver raggiunto il numero 1 del mondo: “È un grande traguardo. L’obiettivo era chiudere l’anno da numero 1. Sì, aver ottenuto la vittoria in questa partita e sapere di aver raggiunto il mio obiettivo stagionale, significa molto“. La sua missione a Torino però non è conclusa: “Credo di aver giocato un tennis di alto livello. Sono entusiasta di continuare così. Spero di continuare a sentirmi ancora meglio in semifinale“. Adesso non è ancora tempo di festeggiare: “Subito dopo devi concentrarti sul recupero, andare a letto il prima possibile per essere pronto per la semifinale”. Alcaraz vuole prendersi tutto: il numero 1, le Atp Finals e poi anche la Coppa Davis. In attesa di un format più avvincente.L'articolo “Serve fare qualcosa per la Coppa Davis, perché giocarla ogni anno non è così positivo”: il parere di Alcaraz proviene da Il Fatto Quotidiano.