Mar, 11 Nov 2025L’ex presidente della Juventus ha presentato un esposto in merito alla competenza del Tar del Lazio di valutare e poter riformare anche nel merito le sentenze della giustizia sportiva.DiRedazioneCondividi l'articoloAndrea Agnelli (Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)I lavori per la riforma della giustizia sportiva della Commissione avanzano e provano ad accelerare con l’obiettivo di arrivare all’elaborazione di una proposta capace di migliorare l’attuale regolamentazione del settore. La commissione, coordinata dal presidente Fise Marco Di Paola e composta da 12 esperti, si sta concentrando su tre temi quali la terzietà degli organi giudicanti, la rapidità di giudizio e la certezza della sanzione, puntando a presentare le proposte per l’inizio del nuovo anno.Da tenere conto è però la risposta della Corte Europea sul ricorso proposto da Andrea Agnelli in merito alla competenza del Tar del Lazio di valutare e poter riformare anche nel merito le sentenze della giustizia sportiva. Proprio su questo aspetto, si attende la valutazione dell’Avvocato Generale, che ha comunicato in udienza che depositerà le sue conclusioni il 18 dicembre, da lì bisognerà attendere 3-6 mesi. Il parere dell’Avvocato Generale non è vincolante, ma in molti casi precedenti la sentenza definitiva dei giudici ne ha tenuto conto in maniera netta. Per questo motivo, il documento quindi potrebbe fornire una forte indicazione dell’esito finale.Secondo la ricostruzione fatta dall’ANSA, tra i membri della commissione non si parla apertamente di una riforma del settore, ma di modifiche significative per dare alla giustizia sportiva strumenti che assicurino una gestione trasparente, terza e indipendente, per garantire la risoluzione di controversie nate all’interno del mondo sportivo. Tra queste c’è il caso di Paolo Tavian, numero 1 della Federazione italiana sport paralimpici invernali, al centro di un’indagine condotta dal procuratore federale Stefano Comellini.Secondo le accuse, Tavian sarebbe responsabile di «violazioni dei principi di lealtà e correttezza dei tesserati»: sotto i riflettori il rapporto con il segretario generale Sonia Nolli e con altri membri dell’ufficio amministrativo, indicati come vittime di presunte minacce ed esclusioni. La federazione, dal proprio canto, in un comunicato, sottolinea che «non esiste alcun atto di deferimento del Procuratore Federale, così come è inesistente qualsivoglia iniziativa presso diverse giurisdizioni» e che «risulterebbe una asserita sottrazione di poteri al Segretario Generale non più in carica nell’ambito della Assemblea straordinaria per modifiche statutarie tenutasi il 14 giugno scorso. La circostanza evidenza di non conoscenza dell’Ordinamento sportivo giacché, durante le Assemblee straordinarie per modifica dello statuto federale, il verbalizzante è il notaio nominato e non il segretario generale della federazione».Una vicenda che mostra quanto sia urgente portare a compimento il lavoro della commissione sulla giustizia sportiva, che coinvolge maggiormente le federazioni che hanno al loro interno gli sport professionistici o i campionati di livello professionistico. Saranno poi il presidente del CONI Luciano Buonfiglio, la Giunta e il Consiglio del CONI a valutare le proposte formulate e a dare il via alla riforma che, con il nuovo anno, potrebbe diventare realtà.Developed by 3x1010