Tre lotti di uova fresche di categoria A sono stati ritirati dal commercio per un potenziale rischio microbiologico, come comunicato dal gruppo GrosMarket, catena di supermercati cash and carry all’ingrosso. L’allerta riguarda confezioni vendute con il marchio “L’Uovo del Podere”, oggetto di due distinti avvisi di richiamo datati entrambi 7 novembre 2025, relativi a due differenti confezionamenti dello stesso prodotto.Secondo quanto riportato negli avvisi, il richiamo precauzionale coinvolge le uova fresche medie di categoria A “speciali” del marchio L’Uovo del Podere, confezionate in casse da 90 pezzi e vendute sfuse. I numeri di lotto interessati sono Z56270, Z56315 e Z56351, con date di scadenza rispettivamente 15, 16 e 18 novembre 2025. Coinvolte anche le uova di categoria A “Sfoglia Gialla”, commercializzate in casse da 30 uova, con gli stessi lotti e date di scadenza.Le uova richiamate sono prodotte dalla Società Agricola Fiorin di Lionello & C. SS per la ditta Eurovo S.r.l. di Lugo, nello stabilimento di Sant’Agata sul Santerno in provincia di Ravenna. Come specificato nell’avviso, la motivazione del ritiro è “la presenza di un presunto rischio microbiologico non meglio identificato”. L’azienda, nel documento ufficiale, invita i consumatori “a non consumare il prodotto e a restituire le confezioni di uova con i lotti sopra indicati al punto vendita d’acquisto”.Si tratta di un richiamo a scopo precauzionale, in attesa di ulteriori verifiche. Nelle ultime settimane, casi simili hanno interessato altri marchi di uova in Italia per motivi analoghi. In particolare, è stato disposto il ritiro di diversi lotti delle uova Spinova, segnalate per “possibile rischio microbiologico”, e di alcune uova biologiche per “sospetta presenza di salmonella”. Le autorità sanitarie ricordano che i richiami di questo tipo vengono eseguiti in via preventiva per tutelare la salute pubblica, in attesa delle analisi definitive sui prodotti coinvolti.L'articolo “Vi invitiamo a non consumarle e restituirle”: uova fresche di categoria A ritirati dal commercio per un potenziale rischio microbiologico proviene da Il Fatto Quotidiano.