Utilizzava un baby monitor dotato di scheda di memoria e dispositivi di videoregistrazione controllabili da remoto per spiare la vita privata di Alex Britti tra le mura domestiche. È questa l’accusa che ha portato il tribunale di Roma a condannare l’ex compagna dell’artista, Nicole Pravadelli, 35 anni, a sei mesi di reclusione per interferenze illecite nella vita privata. Il giudice ha inoltre disposto un risarcimento di seimila euro in favore di Britti, che si era costituito parte civile. Secondo l’accusa, la donna avrebbe utilizzato il dispositivo nel maggio 2022 per “procurarsi illecitamente notizie e immagini” della vita privata del chitarrista, allo scopo di raccogliere prove da utilizzare nella causa civile per l’affidamento del loro figlio di otto anni.I fatti contestati risalgono al maggio del 2022. Secondo l’accusa, la donna avrebbe installato un dispositivo di videoregistrazione all’interno dell’appartamento del chitarrista romano, al fine di procurarsi “illecitamente notizie e immagini attinenti alla vita privata di Britti”. Nello specifico, la Pravadelli avrebbe utilizzato un baby monitor, dotato di scheda di memoria e “collegamento internet per essere controllato da remoto”. Secondo quanto emerso, lo scopo di questa sorveglianza illecita era raccogliere prove da utilizzare nella causa civile in corso tra i due per l’affidamento del loro figlio di otto anni.Una ricostruzione, quest’ultima, che la difesa della donna smentisce con forza. L’avvocata De Martino ha tenuto a precisare che la sua assistita “non ha mai chiesto l’affido esclusivo del figlio minore”. Al contrario, ha specificato, “è stato il papà nel procedimento civile di II grado a chiedere la valutazione del miglior regime di affido” e “il collocamento prevalente presso di sé”, richiesta peraltro “non accolta dalla Corte di Appello”. La difesa ha inoltre sottolineato che “la vicenda penale in questione trae semplicemente origine dalla querela presentata dal papà di suo figlio” e ha chiesto che il caso venga trattato “solo nelle sedi legali opportune” per tutelare la privacy della donna e, soprattutto, del figlio minore.Alex Britti, rappresentato in aula dagli avvocati Gianluca Tognozzi e Alessia Casinelli, non ha commentato la sentenza. La difesa della Pravadelli attende ora il deposito delle motivazioni per preparare il ricorso in appello contro una condanna che ritiene ingiusta.L'articolo “Alex Britti spiato in casa: l’ex compagna usava il baby monitor per controllarlo, voleva le prove per togliergli il figlio”: Nicole Pravadelli condannata a 6 mesi proviene da Il Fatto Quotidiano.