“Andava descritto un boss e l’hanno fatto da catalogo, si parlava di provincia, io vengo da lì e li ho prodotti per questo. Nella serie si afferma il contrario. E non ho mai avuto il suv. Infatti non è la storia ma la leggenda, va bene così…“: chi parla? Claudio Cecchetto. Di cosa? Della popolarissima serie sugli 883 che ha fatto innamorare il pubblico, ma non lui. Non gli è piaciuto come è stato costruito il suo personaggio. E quella di Cecchetto con gli 883 non più una storia idilliaca, lo racconta al podcast Gurulandia come fatto diverse volte: “Quando li portai a Castrocaro, Mauro suonava la chitarra e ebbi questa idea di fare qualcosa di unico e mai fatto: ossia che lui sostenesse il suo amico sul palco. Gli 883 devono ringraziare l’energia e l’entusiasmo di Mauro Repetto, Max era un timidone: è stato lui a spronare l’amico a portare il provino a me”. Ora, per carità, nessuno mette in dubbio la dinamica dei fatti ma che gli 883 debbano ringraziare solo l’entusiasmo di Repetto e non la penna, la creatività, la voce, la presenza di Max Pezzali…Comunque, Claudio Cecchetto non ha mica scoperto solo loro, perché tra i tantissimi che a lui devono tanto c’è Jovanotti: “Io mi annoio facilmente, se noto qualcuno che mi interessa quello è talento. Jovanotti saltava come un grillo da un angolo all’altro, a me piaceva mentre per gli altri era uno scalmanato. Anch’io ai miei tempi facevo casino rispetto ai deejay dell’epoca, venivo criticato ma poi fui seguito. Jovanotti è padrino di mio figlio, affettivamente gli sono legato. Abbiamo fatto tante cose belle insieme a parte Fantastico, però da quel momento lui ha capito che doveva fare il rapper ed è decollato: con le parole ci sa fare, le sue parole sono poesia”. E poi su Fabio Volo: “Gli facevo i cazziatoni, lui mi ringraziava, era sveglio, sapeva comportarsi”. Non manca un’analisi sul mercato musicale: “Sento parlare di record battuti, come per Ultimo che ha superato un record di Vasco Rossi. La verità è che le valutazioni si alzano sempre più nella musica come avviene per i calciatori, si gioca a dire che alcuni cantanti battano record ma è semplicemente inflazione. Non si compra più musica, così si acquistano i biglietti per i concerti, si investe nei live. Ai miei tempi si facevano i palazzetti, non gli stadi”.L'articolo “Jovanotti saltava come un grillo da un angolo all’altro, a Fabio Volo facevo i cazziatoni e lui ringraziava… Ultimo ha superato un record di Vasco Rossi? Non proprio”: parla Cecchetto proviene da Il Fatto Quotidiano.