Stadi, caso commissario: Salvini dice no al doppio ruolo per Sessa

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Ven, 14 Nov 2025Nonostante la nomina sia arrivata un mese fa da parte del ministro Abodi, Sessa non si è ancora insediato.DiRedazioneCondividi l'articoloMatteo Salvini (Photo by Emmanuele Ciancaglini/Getty Images)È passato un mese dall’annuncio del ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi, di Massimo Sessa come commissario straordinario per gli stadi italiani. Una nomina travagliata, visto che ci è voluto qualche mese dopo l’approvazione della norma avvenuta in estate.Come riporta l’edizione odierna de Il Fatto Quotidiano, Sessa, fra i suoi compiti, avrà anche quello di gestire 650 milioni di contributi pubblici (più altri 100 annunciati dal ministro nelle ultime ore), investimenti complessivi per quasi 5 miliardi in tutto per il Paese. Dal suo tavolo passeranno tutti i progetti più importanti, dallo stadio della Roma al nuovo San Siro, in vista degli Europei 2032, che l’Italia è chiamata a co-organizzare insieme alla Turchia.Ma a oggi la nomina di Sessa a commissario straordinario per gli stadi non è stata ancora perfezionata. Infatti, il dirigente italiano non si è insediato. La ragione è sia economica che politica. Sessa, nel suo attuale incarico di dirigente apicale al Ministero dei Trasporti guadagna oltre 180 mila euro l’anno. Il compenso per il commissario è, invece, 132mila euro l’anno, di cui circa la metà è variabile, legata ai risultati che conseguirà nei mesi a venire. Quindi la differenza è ampia fra i due compensi. Inoltre, attualmente, Sessa ricopre un gran numero di incarichi extra.Ma, come detto, la questione è anche politica. Da una parte Sessa contava di mantenere il doppio ruolo per coniugare l’azione di commissario con quella del Consiglio superiore: secondo l’iter previsto dalla norma i progetti non dovrebbero finire al Cslp, ma si tratta comunque di grandi opere, che comprendono infrastrutture complesse, per cui l’apporto dell’organo tecnico sarebbe fondamentale. Lo stesso Abodi non avrebbe obiezioni a riguardo. Ma qui si è messo di mezzo Matteo Salvini, ministro per i Trasporti e le Infrastrutture e vicepresidente del Consiglio.Salvini, che ha alle sue dirette dipendenze proprio Sessa, non contempla assolutamente il doppio ruolo, o uno o l’altro. Non solo per una questione di conflitto d’interessi, ma proprio per una di principio: vuole un presidente a tempo pieno, la somma dei due incarichi rappresenterebbe una concentrazione eccessiva di potere, senza liberare il suo posto al Ministero.Ed è proprio qui la ragione del non insediamento di Sessa come commissario, con Abodi al lavoro per ammorbidire più possibile la posizione del collega di governo. Ma fin qui i passi in avanti sono zero, visto che la posizione di Salvini non è cambiata assolutamente. Difficile, infine, che il ministro per lo Sport riesca a far ritoccare verso l’alto il compenso di Sessa da commissario per far smuovere le cose direttamente all’interessato.Developed by 3x1010