Attentati Parigi, 10 anni fa gli attacchi al ‘Bataclan’ e allo Stade de France: la città ricorda le vittime

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Sono passati 10 anni dal 13 novembre 2015, quando gli attentati nel cuore di una Parigi brulicante di giovani in giro per il venerdì sera segnarono un prima e un dopo per l’Europa intera. Fu una notte di terrore. Prima i tre kamikaze fuori dallo Stade de France, che era pieno di gente per la partita Francia-Germania, con l’allora presidente François Hollande sugli spalti. Poi gli spari nelle ‘terraces’ parigine, i dehors dei ristoranti del centro nel X e XI arrondissement: Petit Cambodge, Le Carillon, La Bonne Bière, Casa Nostra, la Belle équipe, Comptoir Voltaire. Infine l’assalto di un terzo commando jihadista alla sala concerti del Bataclan, dove 1.500 spettatori erano raccolti per gli Eagles of Death Metal. Il commando aprì il fuoco tra la folla e prese ostaggi. Mentre si rincorrevano chiamate ad ambulanze e polizia e nessun posto appariva sicuro, molti parigini aprirono le porte delle loro case, hotel, ristoranti, per accogliere chi era in cerca di un rifugio. Al termine di quella lunga notte il bilancio era di 132 persone uccise, di cui 90 solo al Bataclan. Fra loro l’italiana Valeria Solesin, ricercatrice 28enne alla Sorbona. Centinaia i feriti.La rivendicazione dell’Isis giunse nel giro di qualche oraPer la Francia fu un nuovo trauma, dopo quello che aveva vissuto solo 10 mesi prima, a gennaio, con l’attentato al giornale satirico Charlie Hebdo. ‘Fluctuat nec mergitur’, cioè ‘Sbattuta dalle onde ma non affonda’, è il motto della città, che fin dal primo anniversario fu chiamato in causa per descrivere la reazione di Parigi all’accaduto. A 10 anni di distanza, non è ancora rimarginata la ferita profonda lasciata dagli attentati con più vittime nella storia del Paese dalla Seconda guerra mondiale. Il maxi processo per quella notte di terrore, che si è aperto l’8 settembre del 2021 e si è concluso a giugno del 2022, ha visto alla sbarra l’unico attentatore sopravvissuto, Salah Abdeslam, che è stato condannato all’ergastolo senza possibilità di libertà condizionale, e una serie di complici. I coimputati erano 19, di cui 5 presunti morti sono stati condannati in contumacia. Nessuno dei condannati ha presentato ricorso in appello, dunque le condanne sono definitive.Macron e Hidalgo ricordano le vittimeOggi si terranno commemorazioni guidate dal presidente della Repubblica Emmanuel Macron e dalla sindaca di Parigi Anne Hidalgo, in ognuno dei luoghi colpiti dai terroristi quella notte. Ma gli occhi sono puntati sulla grande cerimonia che è in programma per le 18, quando al termine della giornata di omaggio alle vittime Macron inaugurerà il giardino della memoria del 13 novembre in place Saint-Gervais, davanti al municipio, dove pronuncerà un discorso. L’importanza attribuita a questa cerimonia è testimoniata dal fatto che la sua direzione artistica è stata affidata a Thierry Reboul, che insieme a Thomas Jolly fu la mente della cerimonia di apertura delle Olimpiadi 2024 sulla Senna. Reboul ha spiegato che il filo conduttore della celebrazione sarà la musica e l’apice della cerimonia dovrebbe essere un requiem a firma del compositore Victor Le Masne. Quanto al giardino, già aperto al pubblico, è stato progettato sulla base dell’idea di un intreccio fra minerali – con blocchi di granito che evocano i luoghi degli attentati – e vegetali, con le piante a indicare la vita che rinasce. Le commemorazioni, per la verità, sono iniziate già nel fine settimana. Ai parigini è stato rivolto l’invito a deporre candele, fiori o bigliettini sotto il ‘monumento della Repubblica’ a Place de la Republique dall’8 al 16 novembre. La cosiddetta ‘Marianne’ è un luogo simbolo delle manifestazioni spontanee di quel 2015 e proprio a Place de la Republique giovedì sera si potrà guardare su dei maxi schermi la cerimonia del giardino memoriale di Place Saint-Gervais.Questo articolo Attentati Parigi, 10 anni fa gli attacchi al ‘Bataclan’ e allo Stade de France: la città ricorda le vittime proviene da LaPresse