“Ogni tanto chiamavo Voglino (Bruno, ndr) a Roma e gli chiedevo: scusi, ma perché pur avendo vinto il concorso non lavoro? E lui mi rispondeva: certi meccanismi della Rai sono misteriosissimi pure per me. Alla fine mi consigliò di chiamare Ludovico Peregrini, il notaio di Mike, che faceva i casting per Canale 5″: il racconto che Corrado Tedeschi fa al Corriere della Sera è quello di chi tv ne ha fatta ma “senza avere un agente, e in tv molti vanno avanti grazie a loro”. Negli anni ’90 era un volto molto gettonato con programmi come Doppio Slalom, il Gioco delle Coppie e anche Studio Sport: “Raimondo Vianello mi vedeva come suo successore a Pressing. Appena lo disse mi si creò il vuoto intorno. Da quel momento mi fecero la guerra e così finì la mia avventura a Italia 1″. Da Mediaset alla Rai e fino alla recente ‘promessa’ della conduzione de L’Eredità: “Mi chiamò il direttore generale e mi fece vedere il palinsesto: mi era stata assegnata L’Eredità, un programma che credo senza modestia avrei fatto proprio bene perché è un quiz vecchio stile. Così ho lasciato Rai3 e sono andato a Rai1, ma nel frattempo sono saltati tutti quelli che mi volevano e io sono rimasto senza niente”. Oggi Tedeschi è “felice con il teatro”.E la vita sentimentale? “Ho fatto molti casini. Ho scritto anche uno spettacolo piuttosto autobiografico, L’uomo che amava le donne. Essendo figlio di un marinaio ho preso tutto il peggio che potevo da lui”. Insomma, infedele? “Un marinaio fedele è un controsenso: le donne sono la cosa più bella del mondo e io ho frequentato tanti porti. E comunque sono d’accordo con Truffaut, le donne sono state create per migliorarci”. Oggi si definisce “in trattativa” e afferma: “Io ho una testa da diciottenne imprigionata in un corpo non proprio adolescenziale. Credo che quando uno dice a se stesso di essere finalmente maturo, allora è vicino alla fine”. La sua prima volta? “A Buckingham Palace (…) Ero a Londra con mio fratello e una sera conosciamo un ragazzo napoletano e con tre signorine andiamo a casa sua. Solo che lui faceva il cameriere a Buckingham Palace e aveva un appartamentino proprio dentro il palazzo. Non avevo neanche 14 anni ed è stata la prima volta. Reale, in tutti i sensi. Soprattutto per il palazzo”.L'articolo “Ho una testa da 18enne in un corpo non proprio adolescenziale. La fedeltà? Le donne sono la cosa più bella e io ho frequentato tanti porti. La prima volta è stata a Buckingham Palace”: parla Corrado Tedeschi proviene da Il Fatto Quotidiano.