Mail di Giuli al Mef con richiesta tagli al cinema: opposizioni chiedono al ministro di riferire in Aula

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È ancora polemica sui tagli all’industria del cinema nella manovra, dopo la pubblicazione, da parte di Repubblica, di un articolo secondo cui il ministro della Cultura Alessandro Giuli avrebbe proposto al ministero dell’Economia e delle Finanze forti tagli al Fondo per il cinema e l’audiovisivo nell’ambito della spending review, arrivando a ipotizzare, in una mail, riduzioni fino a 240 milioni nel 2026 e 300 nel 2027, superiori dunque a quelli previsti dalla legge di bilancio. I tecnici dell’Economia, però, avrebbero invitato i colleghi della Cultura a rivedere l’entità del taglio. Opposizioni in rivolta, chiedono al ministro di riferire in Aula.M5S: “Giuli subito in aula”“Ho chiesto la parola per avere il ministro Giuli in Aula, il prima possibile. In una mail di cui parla Repubblica questa mattina Giuli avrebbe detto al Mef di fare 500 milioni di tagli per il cinema. Credo che Giuli debba assolutamente venire in Aula e dirci cosa vuole fare del cinema italiano, che non va trattato come una pezza da piedi”, ha detto oggi il deputato del Movimento 5 Stelle, Gaetano Amato, intervenendo in Aula alla Camera. Piccolotti (Avs): “Giuli ministro contro la Cultura, chiede più tagli del Mef”“Non si era mai visto un Ministro che chiede più tagli di quanti ne venissero imposti dal Ministro dell’Economia al settore che avrebbe il dovere di proteggere e valorizzare. A quanto leggiamo su Repubblica di oggi, anche questo tabù è stato sfatato dal Ministro Giuli che, nella sua foga punitiva contro il mondo del cinema, è arrivato a chiedere tagli più severi di quelli previsti nella Manovra di Bilancio“, ha invece affermato Elisabetta Piccolotti di Alleanza Verdi Sinistra. “Un furore ideologico contro – prosegue la deputata rossoverde della commissione cultura di Montecitorio – un settore ritenuto ostile, con buona pace delle migliaia di famiglie di lavoratori che rischiano di rimanere senza reddito. A rendere ancora più grottesca la situazione è la faccia tosta del Ministro di ergersi a difensore del settore in dichiarazioni pubbliche. Visto che al Governo si sono divertiti a reinventare i nomi dei ministeri, abbiamo un suggerimento per il dicastero di Via del Collegio Romano: rinominatelo ‘Ministero contro la Cultura‘, sareste più onesti. Quando la Presidente Meloni si deciderà a dare all’Italia un Ministro della Cultura all’altezza del nostro Paese?“Pd: “Mail Giuli conferma che il governo vuole demolire il cinema”“Quanto riportato da Repubblica è inquietante: come fece a suo tempo Sangiuliano, anche Giuli avrebbe chiesto al Mef di tagliare le risorse per il cinema. Purtroppo è l’ennesima conferma che non siamo di fronte a un errore ma a una linea: demolire una filiera industriale del paese perché non gradita al governo. I tagli e le nuove regole saranno una pietra tombale sul cinema italiano, a tutto vantaggio delle produzioni straniere che invece non vengono toccate: un vero capolavoro per un governo sovranista! È il frutto marcio di due anni di criminalizzazione del settore, di regole pasticciate, di incompetenza e improvvisazione. Per l’ennesima volta chiediamo al governo di revocare i tagli e venire in Parlamento a discutere seriamente come affrontare la crisi drammatica che ha creato”, si legge in una nota di Matteo Orfini (Pd), componente della commissione Cultura della Camera. Questo articolo Mail di Giuli al Mef con richiesta tagli al cinema: opposizioni chiedono al ministro di riferire in Aula proviene da LaPresse