Garante Privacy, Stanzione: “Collegio non si dimette, autonomia e legge rispettata”

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Il presidente dell’Autorità Garante della Privacy, Pasquale Stanzione, ha escluso qualsiasi possibilità di dimissioni, dopo le polemiche scaturite dal caso Report. Intervistato dal Tg1, Stanzione ha sottolineato come le accuse rivolte al collegio del Garante siano infondate, ribadendo che ogni decisione presa dall’Autorità è stata motivata esclusivamente dall’applicazione della legge e dall’indipendenza di giudizio, senza alcuna influenza esterna.Autonomia del Garante e indipendenza dalle pressioni politicheIl presidente Stanzione ha respinto le critiche secondo cui il Garante sarebbe “subalterno alla maggioranza di governo”. “Questa narrazione è una mistificazione che mira a delegittimare l’azione del Garante, soprattutto quando le decisioni risultano sgradite o scomode”, ha affermato. L’autorità mantiene così il suo ruolo di organo autonomo, in grado di intervenire senza condizionamenti politici, anche nei casi più delicati.Decisioni indipendenti, tra governo e opposizioneStanzione ha ricordato che il Garante prende decisioni che possono essere talvolta contrarie al governo e talvolta favorevoli, dimostrando la reale autonomia dell’Autorità. “Quando la politica invoca dimissioni o scioglimento per decisioni sgradite, perde credibilità”, ha dichiarato, evidenziando l’importanza di tutelare l’indipendenza di un organismo centrale nella protezione dei dati personali e dei diritti dei cittadini.Questo articolo Garante Privacy, Stanzione: “Collegio non si dimette, autonomia e legge rispettata” proviene da LaPresse