Dopo due 0-0 tra campionato e Champions, il Napoli si ferma a Bologna e spreca l’occasione per dare uno strappo alla classifica. Finisce 2-0: azzurri bloccati a quota 22, rossoblù che salgono a 21 e si affacciano con decisione sulla zona Champions.Conte conferma il 4-3-3 con Gutierrez a sinistra ed Elmas nel tridente con Højlund e Politano. Italiano ruota sei uomini rispetto all’Europa e affida a Dallinga il centro dell’attacco, con Orsolini, Odgaard e Rowe alle spalle e la cerniera Ferguson–Pobega in mezzo. Il primo tempo vive di pressione e duelli: ritmi alti, linee corte, pochissima profondità. L’unica parata vera è di Milinkovic-Savic su Rowe, mentre Dallinga spreca di testa da buona posizione; dall’altra parte il Napoli non riesce a trovare conduzioni interne né a risalire con ri-aggressione corta.La svolta arriva subito dopo l’intervallo. Italiano richiama l’acciaccato Rowe e inserisce Cambiaghi: è la mossa che spacca l’equilibrio. Alla prima incursione sulla corsia, l’ex Empoli pennella un cross teso, Dallinga anticipa Rrahmani e buca Milinkovic-Savic sul primo palo al 50’. È il gol che cambia l’inerzia: catena destra azzurra in ritardo sull’uscita, centrali a metà strada, Bologna più aggressivo sulle seconde palle. Il raddoppio al 66’ fotografa la superiorità nei cross laterali e nelle palle inattive: Holm mette la traiettoria, Lucumì attacca il tempo e chiude di testa. Da quel momento i rossoblù gestiscono con maturità: blocco compatto, ampiezza ben utilizzata, ripartenze che sfiorano il tris. Il Napoli risponde di nervi più che di idee, centra un palo su un cross di Gutierrez ma non costruisce una pressione pulita né occasioni in serie.Nel confronto tra aree, Dallinga vince per aggressività e tempi d’attacco sul primo palo, mentre Rrahmani e compagni soffrono la difesa dell’area piccola. In mezzo, la coppia Ferguson–Pobega garantisce gamba e densità, sporca le linee di passaggio e costringe Lobotka e compagni a giocare lateralmente. Sulle corsie, Holm spinge con continuità, costringendo Gutierrez a spendersi più in rincorsa che in rifinitura.Il giudizio sui tecnici è netto. Italiano legge il momento, interviene all’intervallo e raccoglie i dividendi immediati: cambi funzionali, squadra corta, aggressività nei venti metri decisivi. Conte tiene la struttura ma fatica a produrre varianti: pochi strappi centrali, poco gioco tra le linee, catene esterne senza vantaggi stabili; i cambi arrivano, ma non spostano l’inerzia.The post Bologna–Napoli 2-0: Conte manca l’allungo, Italiano vede la Champions appeared first on Radio Radio.