Un recente test condotto da Il Salvagente ha messo sotto la lente d’ingrandimento 29 tipologie di biscotti molto popolari nelle colazioni italiane, analizzandone la composizione e soprattutto la presenza di due contaminanti pericolosi come acrilammide e micotossine.I risultati, pubblicati nel numero di novembre della rivista, offrono un quadro dettagliato che mette in guardia soprattutto i consumatori più giovani.La presenza di acrilammide nei biscotti: un rischio per la salute infantileL’acrilammide è una sostanza che si forma durante la cottura ad alte temperature di alimenti ricchi di amido, come pane, patate, caffè e soprattutto biscotti. Questo composto è il risultato della reazione di Maillard, responsabile della doratura e croccantezza dei prodotti da forno, ma allo stesso tempo classificato dalla IARC dell’OMS come “probabile cancerogeno per l’uomo”.Le analisi svolte nei laboratori dell’Università Federico II di Napoli hanno evidenziato una concentrazione media di acrilammide pari a 88,6 microgrammi per chilo, un dato che rientra nei limiti di riferimento stabiliti dall’EFSA ma che rappresenta un potenziale rischio cumulativo, soprattutto per i bambini e gli adolescenti, categoria particolarmente vulnerabile. Nel dettaglio, il limite indicativo per gli adulti è fissato a 350 microgrammi per chilo, mentre per i bambini fino a 3 anni è molto più basso, pari a 150 microgrammi per chilo.Tuttavia, tali valori sono puramente orientativi e non vincolanti, poiché l’Unione Europea non ha ancora adottato un limite legale obbligatorio per l’acrilammide nei prodotti alimentari. Il campione analizzato comprendeva biscotti “bianchi” e integrali dei marchi più conosciuti, tra cui Mulino Bianco, Saiwa, Balocco, Doria e prodotti a marchio della GDO come Esselunga, Coop, Lidl, Conad ed Eurospin. I risultati rivelano che nessun prodotto ha superato i limiti massimi previsti per gli adulti, ma diversi si avvicinano pericolosamente alla soglia indicativa per i più piccoli.Il test italiano su questi biscotti: cosa è stato scoperto – Rumors.itTra i prodotti peggiori per la concentrazione di acrilammide si segnalano i Frollini alla panna di Esselunga, con 134 microgrammi per chilo, e i Bucaneve di Doria, che raggiungono 148 microgrammi per chilo, quasi al limite per i bambini. Entrambi i prodotti presentano anche la presenza di micotossine emergenti, quali le Enniatine, che pur non essendo ancora regolamentate a livello europeo, destano preoccupazione per i possibili effetti a lungo termine ancora poco conosciuti.Il test ha valutato anche la presenza delle micotossine più note e regolamentate, come il Deossinivalenolo (DON) e lo Zearalenone, che sono risultati generalmente ben al di sotto dei limiti di legge in tutti i campioni analizzati. Tuttavia, la presenza di micotossine “emergenti” come le Enniatine, per le quali non esistono ancora limiti normativi, evidenzia la necessità di un rafforzamento dei controlli e di un aggiornamento delle normative europee.Questi supermercati in Italia sono carissimi: ecco chi è il primo in classificaOltre ai contaminanti, la valutazione ha preso in considerazione la qualità complessiva delle ricette, premiando i biscotti con un maggior contenuto di fibre e un ridotto apporto di zuccheri, mentre sono stati penalizzati quelli che contengono ingredienti poco salutari come l’olio di palma e lo sciroppo di glucosio-fruttosio, spesso impiegato come dolcificante ma associato a rischi di steatosi epatica nei bambini.Altri elementi sotto osservazione sono stati i fosfati, additivi che possono interferire con l’assorbimento del calcio, e alcuni edulcoranti come il maltitolo, potenzialmente responsabili di disturbi gastrointestinali se consumati in eccesso. L’indagine di Il Salvagente rappresenta quindi un importante campanello d’allarme per i consumatori, soprattutto per le famiglie con bambini, mettendo in evidenza come la scelta dei biscotti per la colazione debba tenere conto non solo del gusto, ma anche della sicurezza e della qualità nutrizionale.| Da Rumors.it