Non solo la caduta del Muro di Berlino: ecco perché il 9 novembre in Germania è così importante

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“Il 9 novembre rappresenta luci e ombre, gli abissi più profondi e i momenti più felici della nostra storia”, ha ricordato il Presidente tedesco Frank-Walter Steinmeier (SPD) citando tre eventi significativi accaduti in Germania in questa data: la proclamazione della Prima Repubblica Tedesca nel 1918, i Pogrom del novembre 1938 nel Terzo Reich e la caduta del Muro di Berlino nel 1989. A questi si deve aggiungere il fallimento del putsch di Hitler il 9 novembre 1923. Il 9 novembre riguarda “il nucleo della nostra identità”. Un’occasione per il Presidente di indicare che la democrazia nel Paese è minacciata come mai prima: “L’estrema destra attira le persone”. Senza nominare esplicitamente la AfD ha sottolineato che “un partito che intraprende la strada dell’ostilità aggressiva nei confronti della Costituzione deve sempre fare i conti con la possibilità di essere messo al bando”. Ammonendo: “Il nostro è un patriottismo dai toni pacati. Deve essere così, perché la responsabilità per la nostra storia non scompare”.La caduta della monarchia e la nascita della repubblica1918. La rivoluzione raggiunge la capitale. La maggior parte dei lavoratori berlinesi aderisce alla convocazione dello sciopero generale dei delegati sindacali rivoluzionari e del gruppo spartachista, indetta anche in un’edizione speciale del quotidiano socialdemocratico maggioritario Vorwärts. I dimostranti con bandiere rosse chiedono la fine immediata della guerra, un adeguato approvvigionamento alimentare, la rottura con lo Stato autoritario monarchico e una riorganizzazione completa delle condizioni politiche. Dopo tormentate vicissitudini, il Kaiser decide infine di andare in esilio. Con l’attraversamento del confine di Guglielmo II, nelle prime ore del mattino del 10 novembre 1918, è sancita la fine della monarchia in Germania. Nel primo pomeriggio il socialdemocratico Friedrich Ebert assume le funzioni ufficiali di Cancelliere; invita i tedeschi a seguire il nuovo governo popolare e conclude il suo primo appello con l’incitamento “lunga vita alla Repubblica tedesca!”. Poco dopo anche il leader della Lega Spartachista, Karl Liebknecht, si rivolge ai dimostranti riuniti proclamando la libera repubblica socialista.Il fallito putsch di Hitler1923. La Baviera, e Monaco in particolare, era stata esposta alle agitazioni di destra e ai movimenti antidemocratici in seguito alle esperienze della Repubblica bavarese dei Consigli (Räterepublik). A settembre, Erich Ludendorff, ex Capo di Stato Maggiore del Comando Supremo dell’Esercito, e Adolf Hitler, presidente del Partito Nazionalsocialista, formarono la “Lega di combattimento tedesca“, il cui programma proclamava l’obiettivo di una dittatura nazionale per la purificazione interna della Germania e il ripristino del suo precedente status di potenza mondiale. La sera dell’8 novembre 1923, Hitler e i suoi seguaci del Partito Nazionalsocialista assaltarono un comizio organizzato dal Commissario Generale di Stato Gustav von Kahr, davanti a un pubblico nazionalista nella Bürgerbräukeller di Monaco. Quella stessa notte, Kahr, Lossow e il capo della Polizia di Stato bavarese, Hans Ritter von Seißer, adottarono misure per reprimere il putsch. La mattina del 9 novembre 1923, Hitler tentò di prendere il potere con una marcia verso la Feldherrnhalle di Monaco. Persero la vita quattro agenti di polizia e 16 dimostranti, ma Hitler riuscì a fuggire con ferite lievi. Fu arrestato l’11 novembre 1923. Grazie alla sua retorica ebbe una condanna per alto tradimento ad appena cinque anni di carcere, ed già alla fine del 1924 fu rilasciato.I pogrom della “notte dei cristalli”1938. Nella notte tra il 9 e il 10 novembre 1938, e nei giorni successivi, in tutto il Reich tedesco si verificarono brutali attacchi contro ebrei e istituzioni ebraiche. Il pretesto fu l’assassinio del diplomatico tedesco Ernst vom Rath a Parigi, il 7 novembre, da parte del diciassettenne Herschel Grynszpan in protesta alla deportazione di 17.000 ebrei dalla Germania al confine con la Polonia. Il ministro della Propaganda Joseph Goebbels colse l’occasione per un discorso incendiario. Membri delle SA e del NSDAP organizzarono poi gli attacchi contro gli ebrei in tutto il Reich tedesco segnando il passaggio dalla discriminazione alla loro persecuzione con lo sterminio sistematico da parte del regime nazista.La “caduta del muro di Berlino”1989. La caduta del Muro di Berlino fu una conseguenza diretta della “Rivoluzione pacifica” del 1989 nella Germania dell’Est, durante la quale centinaia di migliaia di persone protestarono contro il regime. Il Muro era stato eretto nel 1961, da quella data al 1989 si computa che testimoniò l’uccisione di almeno 140 persone, tra cui anche 8 guardie di frontiera della DDR. La Fondazione Muro di Berlino stima che le vittime del regime di confine siano state in totale circa 650, includendo anche coloro che morirono nel Mar Baltico. Prima della chiusura della DDR, circa 2,8 milioni di persone erano fuggite dalla Germania dell’Est. Tra il 1961 e il 1989, si stima che solo a circa 383.000 persone riuscirono ancora a lasciarla legalmente ed altre 40.101 illegalmente. A Mödlareuth, un villaggio diviso tra Turingia e Baviera noto all’epoca delle due Germanie come “Piccola Berlino” per il suo muro in parte conservato, è stato aperto in concomitanza con il trentaseiesimo anniversario della “Rivoluzione pacifica” un nuovo museo costato 22 milioni di euro che espone, tra gli altri, un aereo autocostruito DOWA 81 usato per la fuga.L'articolo Non solo la caduta del Muro di Berlino: ecco perché il 9 novembre in Germania è così importante proviene da Il Fatto Quotidiano.