Quattro operatori di una comunità del basso Salento sono finiti sotto indagine per maltrattamenti e lesioni personali aggravate ai danni di tre minorenni con disturbi cognitivi e comportamentali. Si tratta di due educatori, di 51 e 33 anni, e due operatori socio-sanitari, di 48 e 35 anni, che ora potranno chiedere di essere interrogati o presentare memorie difensive. Secondo le accuse, tra gennaio 2021 e aprile 2022 gli indagati avrebbero messo in atto una serie di violenze quotidiane, trasformando la struttura che avrebbe dovuto proteggere i ragazzi in un luogo di terrore. Le indagini della procura di Lecce ricostruiscono presunti episodi di percosse, minacce, offese e soprannomi offensivi, spesso accompagnati da registrazioni con i cellulari. Le violenze sui minoriIn un caso, un minore sarebbe stato spinto a terra e stretto al collo, mentre altri ragazzi sarebbero stati colpiti con oggetti di legno o strumenti usati impropriamente come fruste. Tra le aggressioni più gravi, quello che ha visto un ragazzo riportare una cicatrice sul braccio a causa di una pentola bollente schiacciata volontariamente sull’avambraccio. L'articolo Pentola bollente sul braccio e frustate per punire minorenni con disturbi cognitivi: indagati quattro operatori di una comunità a Lecce proviene da Open.