Fisco, scontro sulla patrimoniale. Meloni: “Mai con la destra”. Schlein: “Governo aiuta i ricchi”

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Sull’onda lunga dell’elezione del sindaco di New York Zohran Mamdani e all’indomani della proposta di Maurizio Landini di tassare l’1% più ricco della popolazione, infuria lo scontro politico sulla patrimoniale. Dopo il sì convinto di Avs e l’apertura della segretaria del Pd Elly Schlein a una tassa europea sui miliardari, è la premier Giorgia Meloni ad attizzare il fuoco. “Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra”, attacca la presidente del Consiglio in un post al vetriolo. “È rassicurante sapere che, con la destra al governo, non vedranno mai la luce“, aggiunge. Le patrimoniali ricompaiono ciclicamente nelle proposte della sinistra.È rassicurante sapere che, con la destra al Governo, non vedranno mai la luce. pic.twitter.com/RI0j6rjmjy— Giorgia Meloni (@GiorgiaMeloni) November 8, 2025La controffensiva delle opposizioniParole che alimentano la controffensiva delle opposizioni. “Con che faccia Meloni stamattina si sveglia e attacca le opposizioni? Il suo governo verrà ricordato come quello dei salassi per famiglie e imprese italiane e per gli aiuti ai più ricchi“, affonda Schlein. Che sottolinea: “Con Meloni al governo la pressione fiscale è salita al 42,8%, il massimo degli ultimi dieci anni. E come se non bastasse nella prossima manovra interviene sull’Irpef e aiuta di nuovo i più ricchi anziché il ceto medio che si è impoverito”. Le misure previste in Manovra e i dati sulla pressione fiscale diventano così le armi brandite da buona parte del centrosinistra per andare alla carica. “Questa di Meloni – insiste il presidente M5S Giuseppe Conte – è una ‘manovrina’ che dà briciole a famiglie e imprese italiane. In realtà questo è il governo del record della pressione fiscale. Una montagna di tasse, 25 miliardi, si è abbattuta sul ceto medio e sulle fasce più deboli della popolazione. È questa la vera patrimoniale”.Al presidente pentastellato, si aggiungono i leader di Avs. “Non è per niente rassicurante che con la destra al governo aumentino le persone in povertà”, scandisce Nicola Fratoianni rivolgendosi alla premier. E Angelo Bonelli rincara la dose: “La realtà è che il governo Meloni ha aumentato la pressione fiscale. Chi paga? Sempre gli stessi: lavoratori e pensionati. La destra difende i ricchi e ha abbandonato i poveri, che anno dopo anno sono sempre più poveri”. Visualizza questo post su Instagram Un post condiviso da elly schlein (@ellyesse)M5S si sfila: “Per noi la patrimoniale non è all’ordine del giorno”E mentre le opposizioni reagiscono con veemenza alla miccia innescata dalla premier, l’ipotesi di una tassa patrimoniale fa registrare non pochi distinguo all’interno dello stesso centrosinistra. A sfilarsi subito è il M5S. “Non so se a sinistra c’è una discussione, ma per noi, che siamo una forza progressista indipendente, una patrimoniale non è all’ordine del giorno“, taglia corto Conte. Schlein, invece, non cita mai la patrimoniale, anche se nei giorni scorsi, incalzata sulla ‘tassa Mamdani’, si era espressa “a favore di una tassazione a livello europeo sulle persone che hanno milioni a disposizione”. Mentre Bonelli e Fratoianni insistono su una “tassazione delle grandi ricchezze”. Renzi: “Parlare di patrimoniale è un autogol”Ed è soprattutto alle posizioni di Avs che vengono rivolte le frecciate dal lato centrista. A partire da quella del leader di Iv Matteo Renzi. Che non rinuncia ad attaccare la presidente del Consiglio, ma si rivolge soprattutto al suo campo. “L’opposizione – spiega – oggi potrebbe avere gioco facile e incalzare Meloni chiedendo conto del fatto che con la destra ci sono più tasse. Ma non lo fa perché un pezzo della sinistra anziché chiedere di abbassare le tasse rilancia la patrimoniale”. E insiste: “Più parli di patrimoniale, più fai un regalo al governo che ha aumentato la pressione fiscale più di chiunque altro. Si chiama autogol. E con gli autogol si perdono le partite”. Linea simile a quella presa da Azione. Che con Daniela Ruffino parla di una “sinistra avversaria di sè stessa”. “La manovra del governo – aggiunge – concede briciole al ceto medio, in cambio da Pd, Avs e Cgil tornano le richieste di una patrimoniale”. Più cauto Riccardo Magi di Più Europa, che si tiene fuori dalla disputa e rimarca: “Giorgia Meloni si lancia in una polemica strumentale contro le sinistre sulla patrimoniale. La solita arma di distrazione di massa: invece che spiegare agli italiani una legge di bilancio flop, la premier scappa e si rifugia nella solita propaganda elettorale lanciando la palla in tribuna”. “Non abbocchiamo”, è la postilla.Questo articolo Fisco, scontro sulla patrimoniale. Meloni: “Mai con la destra”. Schlein: “Governo aiuta i ricchi” proviene da LaPresse