Conoscere più lingue protegge dall'invecchiamento

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AGI - L'uso regolare di più di una lingua è associato a un rischio ridotto di invecchiamento precoce. Lo suggerisce uno studio, pubblicato sulla rivista Nature Aging, condotto dagli scienziati del Global Brain Health Institute (GBHI) e dell'Università di Lancaster. Il team, guidato da Agustin Ibànez e Jason Rothman, hanno considerato le informazioni di oltre 86 mila persone in 27 paesi europei. L'invecchiamento, spiegano gli esperti, rappresenta una delle principali sfide per la salute globale, ed è correlato a declino cognitivo e deficit funzionali. Ricerche precedenti hanno suggerito che il multilinguismo possa contribuire a preservare le funzioni cognitive, ma le evidenze raccolte finora sono state contraddittorie a causa dell'utilizzo di campioni di piccole dimensioni, coorti cliniche poco rappresentative e misure indirette dell'invecchiamento.Nell'ambito dell'indagine, i ricercatori hanno esaminato le risposte di 86.149 partecipanti di età compresa tra 51 e 90 anni. Le domande erano progettate per stimare se l'invecchiamento fosse correlato a diversi fattori di salute e stile di vita. Il lavoro mostra che le persone che parlavano una sola lingua erano associate a un rischio due volte più elevato di sperimentare invecchiamento accelerato rispetto a chi conosceva più di un idioma. I ricercatori precisano che parlare più lingue promuoveva un invecchiamento ritardato nel tempo. L'effetto protettivo del multilinguismo, osservano gli autori, rimaneva significativo anche dopo che i dati venivano corretti per età ed esposizioni linguistiche, fisiche, sociali e sociopolitiche. Nel complesso, concludono gli scienziati, i risultati potrebbero essere utili per orientare le politiche educative e di sanità pubblica volte a promuovere la resilienza cognitiva e le capacità funzionali nelle popolazioni anziane.