“Se perde Kiev, l’Europa è in guerra” ▷ Ecco spiegata la follia di Crosetto

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Guido Crosetto, esponente di punta del giullaresco governo di Giorgia Meloni, rappresentante di una destra neoliberale, atlantista, filo-israeliana e filo-bancaria, ha recentemente dichiarato, senza mezzi termini e senza alcun pudore, che “se Kiev cade, allora l’Europa è in guerra”. A ben vedere, questa affermazione è del tutto assurda e insensata. Tuttavia, merita di essere esaminata criticamente, come sempre, controvento.Innanzitutto, il prode Crosetto si guarda bene dal chiarire per quale motivo le sorti dell’Europa dovrebbero essere legate a quelle di Kiev. Come se l’Ucraina fosse effettivamente parte dell’Unione Europea. Perché mai dovremmo accettare che, se l’Ucraina perde – cosa che sembra ormai inevitabile – l’Europa debba essere automaticamente in guerra con la Russia? Questa domanda, giustamente, merita una risposta, soprattutto da parte di chi, come Crosetto, non si pone il problema delle reali dinamiche geopolitiche.Crosetto, L’Europa e la giustificazione della guerraUna seconda considerazione riguarda il fatto che questa narrazione demenziale e pestilenziale venga utilizzata soltanto per giustificare il sostegno dell’Europa e dell’Italia alle ragioni irragionevoli di Zelensky, il “guitto” di Kiev. Invece di sostenere la pace e la diplomazia, l’Europa si è schierata scioccamente e sciaguratamente dalla parte della guerra. Accodandosi alla posizione irragionevole del presidente ucraino, che non fa altro che alimentare il conflitto.La narrazione dell’invasione russaUna terza considerazione riguarda la continua, penosa e surreale narrazione secondo cui la Russia di Putin non vedrebbe l’ora di invadere l’Europa, come se il conflitto in Ucraina fosse stato scatenato dal desiderio di Putin di espandere il suo dominio, magari fino al Portogallo. Una narrazione priva di ogni fondamento, ma che, nonostante ciò, continua a dominare le radio, le televisioni, i giornali e soprattutto il “hitlernet”, come dovrebbe essere giustamente definito. Potremmo dire che questa narrazione è ormai egemonica e in regime monopolistico.La propaganda dell’OccidenteLa propaganda atlantista continua ad agitare lo spettro dell’imminente invasione russa dell’Europa, con l’obiettivo malcelato di giustificare l’idea che l’Europa debba riarmarsi, per difendersi da un invasore che non esiste. La realtà è che l’Europa vuole riarmarsi non per difendersi, ma per rilanciare il settore manifatturiero teutonico in crisi e per portare avanti i suoi folli piani bellici. E, nel frattempo, si finge ipocritamente che la Russia sia l’aggressore. Se guerra ci sarà, sarà perché l’Europa avrà provocato, oltre ogni limite, la Russia di Putin, trascinandola nel conflitto.Di tutto ciò, ovviamente, non vi è traccia nelle banali e puerili parole del sabaudo Crosetto, che si limita a ripetere pavlovianamente la narrazione dominante, senza alcuna riflessione critica.The post “Se perde Kiev, l’Europa è in guerra” ▷ Ecco spiegata la follia di Crosetto appeared first on Radio Radio.