Ucraina, 300 russi entrati a Pokrovsk. Kiev si ritira da 5 località a Zaporizhzhia

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La situazione a Pokrovsk e Zaporizhzhia è difficile. Il presidente dell’Ucraina Volodymyr Zelensky lo ha ammesso dopo avere ricevuto aggiornamenti dal comandante in capo Oleksandr Syrskyi. “Al momento la nostra attenzione è concentrata principalmente sulla direzione di Pokrovsk e sulla regione di Zaporizhzhia, dove i russi stanno aumentando il numero e la portata degli attacchi. La situazione rimane difficile, in parte a causa delle condizioni meteorologiche che favoriscono gli attacchi. Ma continuiamo a distruggere l’occupante”, ha scritto su X. Report from Commander-in-Chief Oleksandr Syrskyi.The front: our main focus right now is on the Pokrovsk direction and the Zaporizhzhia region, where the Russians are increasing the number and scale of assaults. The situation there remains difficult, in part because of weather…— Volodymyr Zelenskyy / Володимир Зеленський (@ZelenskyyUa) November 11, 2025Le parole di Zelensky – che si è recato in visita a Kherson in occasione del terzo anniversario della liberazione della città da nove mesi di occupazione russa – giungono nel giorno in cui l’esercito ucraino ha riferito che i russi sono riusciti a entrare a Pokrovsk: una roccaforte chiave nella regione orientale di Donetsk, da settimane oggetto di una battaglia. Secondo Zelensky, qui Mosca ha raccolto 170mila soldati per una nuova offensiva. Oltre 300 militari hanno approfittato delle cattive condizioni meteo, tra cui una fitta nebbia, per penetrare a Pokrovsk, ha riferito l’esercito di Kiev, evidenziando che le condizioni meteo hanno ridotto la capacità della ricognizione aerea ucraina.La situazione a ZaporizhzhiaQuanto a Zaporizhzhia, poco prima che Zelensky certificasse la difficoltà, un portavoce delle Forze di difesa del sud, Vladislav Voloshyn, aveva riferito di un ritiro dell’esercito ucraino da cinque insediamenti, cioè Novouspenivske, Novye, Okhotnyche, Uspenivka e Novomykolaivka. “A Zaporizhzhia, in particolare nelle direzioni di Oleksandrivka e Hulyaipil, sono in corso intensi combattimenti da diversi giorni consecutivi”, ha detto Voloshyn, spiegando “il nemico sta utilizzando tutti i tipi di armi disponibili per cacciare le forze ucraine dalle posizioni che occupano”. Mosca accusa l’Ucraina: sventato un piano degli 007Sullo sfondo di questa situazione sul campo i servizi di Mosca hanno accusato l’Ucraina, dicendo di avere sventato un piano degli 007 di Kiev, con il coinvolgimento del Regno Unito, che prevedeva di reclutare piloti russi, dirottare un Mig-31 che trasportava un missile ipersonico Kinzhal e portarlo fino alla base Nato di Costanza, in Romania. Secondo Mosca, l’aereo sarebbe stato abbattuto dalle difese aeree contestando una falsa escalation da parte russa. La Nato, commentando a LaPresse su queste accuse, ha fatto sapere che “la fiducia nell’Fsb nel promuovere informazioni veritiere sull’Ucraina o sugli alleati della Nato è molto bassa”. L’Fsb ha però riferito che la Russia ha lanciato un attacco di rappresaglia in risposta a questa che ha definito una “provocazione” di Kiev, prendendo di mira una base dove si trovano F-16. “In risposta alla provocazione del 9-10 novembre, un attacco delle forze aerospaziali russe con missili ipersonici Kinzhal ha colpito il principale centro di intelligence elettronica della Direzione principale dell’intelligence del ministero della Difesa dell’Ucraina nella città di Brovary, nella regione di Kiev, e l’aeroporto di Starokostiantyniv nella regione di Khmelnytsky, dove sono di stanza i famigerati F-16”, ha riferito il Servizio di sicurezza federale russo. Colpite due raffinerie e un terminal di petrolio russiIntanto lo Stato maggiore ucraino ha riferito che le sue forze hanno colpito due raffinerie di petrolio russe e un terminal petrolifero nell’ambito della sua campagna di attacchi con droni a lungo raggio volta a privare Mosca delle entrate vitali per il suo sforzo bellico. Le due raffinerie prese di mira sono quella di Saratov, colpita per la quinta volta negli ultimi mesi provocando quello che Kiev ha definito uno “incendio di vaste proporzioni”, e la raffineria Orsknefteorgsintez, che produce oltre 30 tipi di prodotti petroliferi e rifornisce l’esercito russo. Le forze ucraine hanno anche attaccato un terminal petrolifero nel porto di Feodosia, nella Crimea occupata dalla Russia. Il terminal è utilizzato per fornire carburante e lubrificanti alla penisola occupata e ad alcune parti dell’Ucraina meridionale. Questo articolo Ucraina, 300 russi entrati a Pokrovsk. Kiev si ritira da 5 località a Zaporizhzhia proviene da LaPresse