AGI - Il presidente filippino, Ferdinand Marcos, ha annunciato che entro Natale scatteranno le manette per quanti sono implicati nello scandalo delle opere pubbliche fantasma, alla luce delle devastazioni dei due tifoni che in questi giorni hanno lasciato parte del Paese sott’acqua. Nel mirino sono progetti fittizi di opere proprio per il controllo delle inondazioni, per le quali sarebbero state chieste tangenti dal 10 al 25% del valore. Lo scandalo è già costato la poltrona al presidente del Senato e a quello della Camera bassa, cugino peraltro del Capo dello Stato.