Il giudice monocratico di Roma ha sospeso il processo a carico della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, imputata di diffamazione ai danni di Giuseppe Zeno, un azionista di minoranza della società Visibilia Editore Spa. Il tribunale ha inviato gli atti al Senato, così come sollecitato dai difensori di Santanchè, per vagliare la condizione di procedibilità per via del comma 1 dell’art. 68 della Costituzione che prevede l’insindacabilità delle opinioni espresse in aula al Senato.Chi è Giuseppe Zeno Zeno è il finanziere azionista di minoranza di Visibilia che denunciò ai magistrati la vicenda della società, facendo partire di fatto l’inchiesta per falso in bilancio che vede la senatrice e ministra del Turismo del governo Meloni a processo a Milano insieme al suo compagno Dimitri Kunz e ad altre 15 persone. Zeno si è ritenuto diffamato dalle dichiarazioni rese in diretta tv dalla ministra. A giugno il gip di Roma Alfonso Sabella, viste le memorie defensive depositate dalle parti, optò per il rinvio a giudizio di Santanché sulla vicenda della diffamazione. Ma oggi arriva uno stop, sollecitato dai legali della ministra. Ora la palla passa ai colleghi parlamentari. L'articolo Caso Santanchè: il tribunale di Roma sospende il processo e invia gli atti a Senato proviene da Open.