AGI - Un’équipe dell’Università di Verona – Dipartimento di Culture e Civiltà, sotto la direzione di Patrizia Basso in collaborazione con Diana Dobreva, ha da pochi giorni concluso una nuova campagna di scavo nell’area del Fondo ex Pasqualis, posta all’estremità sud-orientale di Aquileia. I lavori sono condotti su concessione ministeriale, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per il Friuli Venezia Giulia e sulla base dell’accordo di collaborazione scientifica e finanziaria con la Fondazione Aquileia, che fin dal 2018 sostiene generosamente i lavori.Le indagini si sono protratte per tre mesi e hanno coinvolto una ventina di studenti, dottorandi e giovani dottori di ricerca dell’ateneo veronese e di altre università italiane e straniere, permettendo così di investigare più di 800 mq di terreno mai scavato in precedenza e di ottenere nuovi importanti dati per la storia del sito e dell’intera città.Il rinvenimento più importante di questa campagna di scavo è stato quello di tre monete d’oro, rispettivamente coniate dagli imperatori Valente, Magno Massimo e Arcadio, e quindi databili alla fine del IV sec. d.C.: si tratta di tre nominali diversi, molto rari, che probabilmente non erano monete in circolazione, ma forse doni dell’imperatore a qualche personaggio della corte, per celebrare ricorrenze particolari. Rinvenute sotto il piano pavimentale del portico di uno degli edifici del mercato, su cui continueranno in futuro le indagini, le monete potrebbero essere state tesaurizzate in un momento di grave pericolo e poi mai più recuperate.