Marcello Foa smaschera la BBC: “Da Trump ai temi LGBTQ+: così l’informazione è diventata propaganda”

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La BBC, storicamente considerata uno dei pilastri del giornalismo internazionale, è finita al centro di un autentico scandalo dopo le rivelazioni di un’inchiesta interna che ha messo in luce numerose violazioni etiche e politiche. A scatenare la polemica è stata, in particolare, la manipolazione di un video di Donald Trump, trasmesso nel gennaio del 2021, che ha suscitato una feroce reazione da parte del presidente americano, pronto a fare causa alla storica emittente britannica. A questo si aggiungono accuse di faziosità nelle sue coperture su tematiche cruciali come Gaza, LGBTQ+ e le elezioni presidenziali statunitensi. Attenzione: la vicenda della #BBC è ancora più grave di quel che si può pensare. Le rivelazioni che hanno indotto il Ceo Tim Davie e il capo delle news Deborah Turness alle dimissioni, sono contenute in un rapporto scritto da un giornalista indipendente Michael Prescott per… pic.twitter.com/eK9d3UeGWg— Marcello Foa (@MarcelloFoa) November 10, 2025BBC, lo scandalo del montaggio del video di TrumpIl cuore dello scandalo riguarda la manipolazione di un filmato trasmesso nel programma Panorama della BBC, dove un discorso di Trump è stato montato in maniera da dare l’impressione che il presidente avesse incitato direttamente l’assalto a Capitol Hill. La ricostruzione, realizzata con il montaggio di due passaggi separati temporalmente, ha suscitato non solo indignazione tra i sostenitori di Trump, ma anche una crisi di credibilità per la BBC. Come sottolineato dal giornalista e saggista Marcello Foa, ospite a “Lavori in Corso“, “volendo, puoi far dire qualunque cosa a qualunque persona”, e il caso del video di Trump ne è una chiara dimostrazione.Foa ha continuato a spiegare come la BBC, sotto la direzione dell’ex CEO Tim Davie, si sia spinta ben oltre i limiti dell’imparzialità: “La BBC sta distruggendo sé stessa,” ha affermato. “Quando ti comporti così, puoi far passare qualsiasi cosa. Prendi la nostra conversazione, se la tagli e la rimonti, ci puoi far dire qualunque cosa.” A questo si aggiungono accuse di una copertura pro-democratici durante la campagna elettorale americana, con la BBC che avrebbe mostrato una netta preferenza per il partito Democratico e un pregiudizio anti-Trump.Trump e non solo: Il “disastro” della copertura della BBCFoa ha denunciato anche altre problematiche legate alla copertura delle tematiche sociali, in particolare l’approccio della BBC alla questione LGBTQ+. Secondo il giornalista, la redazione avrebbe censurato qualsiasi opinione che si discostasse dalla narrativa prevalente all’interno della comunità LGBTQ+. “C’era un desk LGBTQ+ che inibiva qualunque opinione contraria o anche solo dubbiosa rispetto alle proprie convinzioni,” ha affermato Foa. Inoltre, un altro tema spinoso riguarda la copertura della guerra di Gaza, che nella versione in inglese della BBC avrebbe presentato un’immagine completamente diversa rispetto alla versione araba, creando una disparità informativa.Le dimissioni e la minaccia legale di TrumpLe gravi accuse contenute nel rapporto, redatto dal giornalista indipendente Michael Prescott, hanno portato alle dimissioni senza precedenti del direttore generale della BBC Tim Davie e della CEO di BBC News Deborah Turness. Queste dimissioni, sebbene una mossa difensiva, non sono state ritenute sufficienti da Trump, che ha prontamente minacciato azioni legali. Gli avvocati di Trump hanno inviato una lettera ufficiale alla BBC, chiedendo non solo scuse pubbliche, ma anche un risarcimento danni di “non inferiore a un miliardo di dollari“, per il danno causato dalla falsa rappresentazione e per aver cercato di influenzare le elezioni presidenziali.Il giornalista ha commentato anche questa reazione, sottolineando come la situazione evidenzi un serio rischio per la credibilità dei media tradizionali: “Questa è una scelta deliberata. La BBC è stata usata come uno strumento di propaganda,” ha detto. “Il fatto che la BBC l’abbia fatto rende tutto questo ancora più grave, perché la BBC è un’autorità globale. Quando una così grande emittente prende una posizione, il suo impatto è enorme”.La crisi della credibilità dei mediaQuello che emerge dalle dichiarazioni del saggista e dal rapporto della BBC è un problema che riguarda non solo l’emittente britannica, ma l’intero panorama mediatico globale. “C’è una diminuzione della credibilità dei media tradizionali,” ha affermato Foa. “La maggior parte del pubblico si allontana dal giornalismo tradizionale perché non trova più una voce indipendente, ma solo un megafono delle agende politiche.” Questa mancanza di imparzialità ha portato sempre più persone a rivolgersi a fonti alternative di informazione, mettendo in evidenza la crisi di fiducia che attraversa il giornalismo mainstream.Lo scandalo della BBC non è solo una questione legata alla manipolazione del video di Trump, ma segna un punto di non ritorno per la fiducia nel giornalismo tradizionale. La vicenda ha sollevato interrogativi non solo sulla credibilità della BBC, ma sull’intero sistema mediatico globale, sempre più sottoposto a pressioni politiche e commerciali. In un’epoca in cui la disinformazione è in crescita, la questione della trasparenza e imparzialità dei media è più che mai centrale. Come osservato dallo scrittore, “Se la BBC, che dovrebbe essere il baluardo del servizio pubblico, si comporta così, cosa possiamo aspettarci da tutti gli altri?”The post Marcello Foa smaschera la BBC: “Da Trump ai temi LGBTQ+: così l’informazione è diventata propaganda” appeared first on Radio Radio.