La Turchia travolta dal più grande scandalo calcioscommesse: oltre 1000 giocatori sospesi. Le parole profetiche di Mourinho

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Il terremoto è stato talmente violento che risulta impossibile calcolarne le conseguenze. Tanto nel breve, quanto nel lungo periodo. Nei giorni scorsi mondo del pallone turco è stato scosso dalle sue fondamenta. Otto persone, fra cui il presidente dell’Eyupspor, attualmente penultimo in Süper Lig, sono state arrestate lunedì nel corso di un’inchiesta sulle scommesse nel mondo del calcio. Ma è soltanto la punta di un Iceberg dalle dimensioni impressionanti. Per lo stesso motivo la Federcalcio locale, infatti, ha sospeso 1024 calciatori in attesa dell’esito di indagini disciplinari. E fra di loro ci sono anche 27 giocatori che militano nella massima serie nazionale. I grandi club rischiano di uscirne a pezzi. Galatasaray, Besiktas e Trabzonspor hanno due indagati a testa. L’Alanyaspor, ottavo in classifica, ne ha addirittura quattro.La prima bomba era esplosa venerdì scorso. Il presidente della Federazione calcistica turca, Ibrahim Haciosmanoglu, aveva rivelato in una conferenza stampa che addirittura 371 dei 571 arbitri del calcio professionale turco avevano degli account attivi per le scommesse, mentre 152 giacchette nere scommettevano regolarmente. “Come federazione, abbiamo iniziato a fare pulizia in casa nostra – aveva dichiarato Haciosmanoglu ai giornalisti – Stiamo affrontando una crisi morale nel calcio turco. Tra le figure coinvolte ci sono sette arbitri di alto livello, 15 assistenti di alto livello, 36 arbitri classificati e 94 assistenti classificati”. Un fischietto in particolare sarebbe stato così attivo da piazzare addirittura 18.227 puntate. Altri 42 arbitri avrebbero scommesso su più di mille match ciascuno. L’articolo 57 del codice disciplinare della Federcalcio parla chiaro: gli arbitri sorpresi a scommettere rischiano fra i tre e i dodici mesi di squalifica. Ma vista la vastità del problema in Turchia parlano di un’inibizione minima di otto mesi.La situazione è così pesante che tutte le serie minori sono state sospese per due settimane. La Süper Lig, invece, dovrà andare avanti regolarmente. Nonostante le defezioni. La Federcalcio si è così messa in contatto con la Fifa per chiedere che il mercato invernale resti aperto quindici giorni in più per permettere trattative fra club turchi. Giusto per provare a riempire i buchi che si sono aperti nelle rose e provare a terminare la stagione dignitosamente. Solo che la Fifa ancora non ha ancora voluto dare una risposta. L’indagine, che la Federazione ha definito “in espansione” ha toccato anche la Nazionale. Il terzino del Galatasaray, Eren Elmali, ha dovuto infatti rinunciare alla convocazione di Montella in vista delle sfide contro Bulgaria e Spagna per il suo presunto coinvolgimento nel giro di scommesse. Già lunedì scorso il difensore aveva rilasciato una dichiarazione sui social in cui spiegava di aver scommesso solo una volta. Ma cinque anni fa e su un match che non riguardava la sua squadra di allora.In attesa di sapere che piega prenderà l’inchiesta, i campioni di Turchia dovranno fare a meno anche del difensore centrale Metehan Baltacı, appena due presenze quest’anno. Nel Besiktas sono stati fermati invece il portiere Ersin Destanoğlu e il mediano Necip Uysal. Le conseguenze dell’inchiesta rischiano di essere devastanti. Sia per la credibilità del calcio locale, sia per la sua futuribilità. La Turchia insieme all’Italia ospiterà gli Europei 2032. Ma è anche un campionato in forte espansione. La scorsa estate la Super Lig aveva cambiato le direttrici dei flussi di giocatori. Mentre il Galatasaray acquistava Osimhen, i club italiani avevano iniziato a riportare a casa quei giocatori sul viale del tramonto che giusto qualche tempo prima si erano trasferiti proprio in Turchia. Il campionato locale stava diventando un vero e proprio polo d’attrazione per astri nascenti e giocatori già affermati. E l’idea di accorciare il gap con campionati più blasonati ma ormai imbalsamati era qualcosa di più concreto di un sogno. Ora questo scandalo rischia di minare il lavoro fatto negli ultimi anni, di confinare di nuovo la Turchia alla periferia del calcio che conta. Lo scorso novembre, dopo una sofferta vittoria del suo Fenerbahce sul Trabzonspor, Mourinho aveva detto ai giornalisti: “Il calcio turco è grigio e puzza. Nessuno lo vuole vedere fuori dalla Turchia. Se mi avessero detto la verità, ora non sarei qui“. Parole che oggi per i fan dello Special One acquistano un significato molto diverso.L'articolo La Turchia travolta dal più grande scandalo calcioscommesse: oltre 1000 giocatori sospesi. Le parole profetiche di Mourinho proviene da Il Fatto Quotidiano.