Ecco come difendersi dalle bollette che possono esservi recapitate, per certi servizi, con importi assolutamente errati e gonfiati.I cittadini italiani spesso si considerano evidentemente saturi per le tante spese che devono affrontare ogni mese. Tra le cose più odiate da pagare obbligatoriamente vi sono le cosiddette bollette, ovvero la fatturazione postale o elettronica di un contratto di fornitura di servizi, come quella energetica o quella del gas.Bolletta con pagamento non dovuto, attenzione: come contestarla (Screenshot da X @zazoomblog) – radioradio.itIn particolare coloro che vivono nel comune di Roma sono costretti, come accade anche nelle altre città italiane, a versare una quota ogni anno per sostenere i servizi AMA, ovvero l’ente che si occupa dello smaltimento e della gestione dei rifiuti nella capitale. Negli ultimi giorni però è scoppiata una polemica tutt’altro che sterile, legata alle bollette per la nettezza urbana che appaiono gonfiate e senza senso.C’è il rischio infatti che vi venga inviata una bolletta contenente pagamenti non dovuti, oppure una richiesta di accertamento per un’omessa dichiarazione che però si è convinti di aver effettuato. Il tutto fa parte di una campagna avviata da AMA per smascherare coloro che hanno evaso il saldo della TaRi, per l’appunto la tassa annuale per i rifiuti. Nel mese di ottobre a Roma sono stati effettuati ben 72 mila accertamenti in questo senso.AMA, occhio alle bollette pazze: come contestarle ed evitare di pagarleDegli errori da parte dell’AMA possono dunque capitare in un’opera di recupero così ad ampio raggio. Non è da escludere che possa arrivarvi dunque una richiesta di pagamento errata o completamente ingiustificata. Ecco cosa fare per evitare questo saldo extra.AMA, occhio alle bollette pazze: come contestarle ed evitare di pagarle (foto X) – radioradio.itIntanto va capito il tipo di accertamento inviato dall’AMA, tra avvisi di accertamento esecutivo per omessa dichiarazione, avvisi di accertamento esecutivo per omesso o tardivo pagamento, avvisi di pagamento per omesso o insufficiente versamento e solleciti di pagamento che precedono la riscossione coattiva.Se siete poco convinti della cifra richiesta, è importante in primis recarsi sul sito www.amaroma.it e cliccare sulla sezione TaRi – Accertamenti e solleciti, individuando la tipologia della cartella. Qualora siate ancora più sicuri di non essere in debito, non resta che formulare un’istanza di autotutela per chiedere la rettifica o l’annullamento totale dell’atto è possibile compilando il cosiddetto modulo 608, da presentare assieme alla documentazione che dimostri l’assenza di vizi e debiti.Il tutto è da inviare tramite posta ordinaria, raccomandata o Pec all’indirizzo tari@pec.amaroma.it. L’alternativa è presentarsi ad uno sportello fisico dell’AMA, previo appuntamento. L’ente stesso fa presente che è anche possibile impugnare la bolletta presso la Corte di giustizia tributaria di primo grado di Roma, ricorso attuabile entro 60 giorni dall’avviso di accertamento.Infine è possibile chiamare il numero 060606, call center di Roma Capitale attivo 24 ore su 24 per tutta la settimana. In questo caso avrete informazioni specifiche dagli operatori sulla bolletta da contestare.The post Bolletta con pagamento non dovuto, attenzione: come contestarla appeared first on Radio Radio.