Con un profilo social falso adescava le “vittime” scambiando con loro messaggi erotici, e poi mandava tutto il materiale alle loro compagne, famiglie, amici o colleghi, per ‘vendicare’ questi tradimenti virtuali. Una donna di 55 anni è stata condannata dal Tribunale di Prato a 2 anni e 4 mesi per revenge porn, diffamazione, stalking e sostituzione di persona; assieme a lei, per gli ultimi due reati, è stato condannato a un anno e 8 mesi anche il figlio, che secondo quanto ricostruito confezionava i falsi profili social. La vicenda è riportata dal Corriere Fiorentino. La donna, autodesignatasi “giustiziera dei tradimenti virtuali”, dalla sua casa in Lombardia sceglieva forse a caso i bersagli, spinta a suo dire dalla volontà di difendere le donne. In una circostanza ha adescato sui social un 30enne di Prato, ha scambiato con lui messaggi erotici e poi ha inviato il materiale ai suoi conoscenti, compresa la compagna tradita che ha ricevuto le chat stampate sul posto di lavoro. Ha inoltre pedinato l’uomo raccogliendo materiale fotografico che provasse la sua infedeltà. La coppia pratese (i due oggi non stanno più insieme) ha segnalato il tutto alla polizia, le cui indagini hanno portato al processo e alla condanna della donna e del figlio.Questo articolo Prato, revenge porn per punire tradimenti virtuali: condannata 55enne proviene da LaPresse