AGI - Come quella della settimana scorsa, anche quella di oggi è una Supermedia molto "robusta", nel senso che può basarsi su un consistente numero di sondaggi. Nonostante questo – o forse proprio per questo – il quadro che ne viene fuori non mostra variazioni degne di nota, con i rapporti di forza tra i partiti che restano pressoché invariati, con poche eccezioni. Nello specifico, si segnala un lieve calo per Fratelli d’Italia (-0,4%) che resta comunque ampiamente al di sopra della soglia “psicologica” del 30% e si conferma primo partito con un distacco sostanzialmente invariato sul Partito Democratico. Anche la Lega arretra della stessa misura, mantenendosi però – anche qui – al di sopra di una soglia altrettanto significativa, cioè quella dell’8%. Stante il buon momento di Forza Italia, principale competitor del partito di Salvini, questo si traduce però in un ritardo che si va gradualmente ampliando nelle ultime settimane, e che ad oggi è di oltre un punto. Guadagna terreno invece il Movimento 5 Stelle, che sembra essersi stabilizzato sopra il 12% dopo la flessione registrata in seguito ai risultati non entusiasmanti delle ultime tornate elettorali regionali. Come abbiamo visto di recente, la cronaca politica si è arricchita di un elemento di dibattito importante, che segnerà verosimilmente i mesi che abbiamo davanti anche all’indomani dell’ultima tornata elettorale dell’anno (le elezioni regionali in Campania, Puglia e Veneto del 23-24 novembre). Stiamo parlando, ovviamente, della riforma costituzionale sulla separazione delle carriere dei magistrati, sulla quale – non essendo stata approvata dai due terzi dei componenti delle due camere in seconda lettura – si terrà un referendum confermativo presumibilmente nella primavera del 2026. La salienza dell’appuntamento è tale che, in corrispondenza dell’approvazione parlamentare definitiva, gli istituti di sondaggio si sono “scatenati” nel misurare gli orientamenti degli italiani su questa materia. Ecco perché abbiamo ritenuto che valesse la pena inaugurare uno strumento di misurazione ad hoc di questi orientamenti: una vera e propria Supermedia del referendum costituzionale. Prima di vedere come funziona questo indice sintetico delle intenzioni di voto degli italiani, vediamo qual è il dato di partenza. Secondo la nostra media ponderata delle ultime rilevazioni, il Sì alla riforma sarebbe in vantaggio con il 56,1% contro il 43,9% del No. Un distacco di poco più di 12 punti, dunque, netto ma non certo abissale. L’affluenza stimata è pari al 58% degli aventi diritto – anche se quest’ultimo fattore, va ricordato, non è decisivo in quanto per i referendum confermativi non è previsto un quorum di validità. Come è stato ottenuta questa fotografia? Il meccanismo è simile a quello della Supermedia dei sondaggi sui partiti: è stata fatta una media delle intenzioni di voto ponderata per le caratteristiche dei singoli sondaggi considerati, ossia la data di realizzazione (i sondaggi più recenti “pesano” di più di quelli meno recenti), la numerosità campionaria e la metodologia utilizzata da ciascun istituto. Rispetto ai “classici” sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti, c’è da fare un passaggio ulteriore, poiché molti istituti diffondono (giustamente) i dati relativi a tutti gli elettori, non solo a coloro che esprimono un’intenzione di voto valida. Questo indice, quindi, effettua la media dopo aver riportato a 100 la somma delle percentuali del Sì e del No rilevate da ciascun sondaggio. La stima sulla partecipazione invece è stata fatta accorpando l’insieme delle risposte non valide (indecisi, astenuti, schede bianche o nulle) da parte dei soli istituti che le avevano rilevate. Altra differenza rispetto alla Supermedia “classica” è quella che riguarda il periodo di riferimento: ipotizzando che su questo referendum vengano condotte meno rilevazioni rispetto a quelle sui partiti, abbiamo scelto di allargare il periodo di riferimento a 30 giorni. Questo consentirà di avere, almeno una volta al mese, un aggiornamento basato su un numero sufficientemente consistente di sondaggi. Anche se – è realistico prevedere – nell’ultimo periodo il ritmo di tali pubblicazioni si intensificherà, e con esso anche i nostri aggiornamenti. NOTA: La Supermedia Youtrend/Agi è una media ponderata dei sondaggi nazionali sulle intenzioni di voto. La ponderazione odierna, che include sondaggi realizzati dal 16 al 29 ottobre, è stata effettuata il giorno 30 ottobre sulla base della consistenza campionaria, della data di realizzazione e del metodo di raccolta dei dati. I sondaggi considerati sono stati realizzati dagli istituti Eumetra (data di pubblicazione: 6 novembre), Ipsos (1° e 4 novembre), Noto (5 novembre), Only Numbers (10 e 11 novembre), Piepoli (9 novembre) SWG (3 e 10 novembre), Tecnè (31 ottobre e 7 novembre) e Youtrend (3 novembre). La nota metodologica dettagliata di ciascun sondaggio considerato è disponibile sul sito ufficiale www.sondaggipoliticoelettorali.it.