Non dà segni di cedimento il forte clima di tensione in casa Lazio, soprattutto per quanto riguarda il difficile rapporto fra il tifo organizzato e il presidente Claudio Lotito. L’ultimo comunicato diramato dalla direzione della Curva Nord (con riferimento alla vicenda della coreografia dedicata a Vincenzo Paparelli e il mancato permesso concesso alla nipote di poterla vedere da vicino sulla pista d’atletica) è infatti solo l’ultimo esempio di un rapporto ormai sempre più esacerbato fra piazza e società.Dai tanti anni di mancati risultati e piazzamenti deludenti fino al blocco del calciomercato solo la scorsa estate, passando per il conseguente difficile avvio di questa stagione. Di carne al fuoco ce n’è davvero tantissima. E in un’atmosfera sempre più tesa e che, almeno nelle parole del tifo organizzato, porterà la Lazio a essere orfana della sua curva nel prossimo match casalingo contro il Lecce, la domanda che viene da porsi è: a che punto è arrivata la gestione Lotito? Va tutto così male come sembra (o forse anche peggio)?In diretta su Radio Radio – Lo Sport, il vice-direttore della Gazzetta dello Sport Stefano Agresti è andato decisamente controcorrente alla narrazione più diffusa, difendendo il lavoro del patron biancoceleste. “Prima di Lotito, la Lazio mica era il Real Madrid. Il club è gestito in modo sano, sicuro economicamente. Non capisco tutte queste critiche.”Lazio, La continuità di Lotito: un valore o una condanna?Agresti parte parlando del concetto di “continuità” che è stato, per molti anni, considerato un valore aggiunto per il club: “21 anni di storia, è un po’ questo che riecheggia sempre, 21 anni con lo stesso presidente…“. Per il giornalista, la continuità della proprietà, che molti considerano un difetto, non può essere vista come un problema. Anzi, “non è affatto detto che non sia un valore aggiunto”. “Prima di Lotito non è che la Lazio vincesse uno scudetto ogni 3 anni… Non è che prima fosse il Real Madrid, e ora è diventata una squadra di serie C. Tutte queste critiche non le capisco“.La gestione Lotito: un buon bilancio o troppi errori?“Ci sono stati errori, sì, ma ci sono errori da parte di tutti, anche da parte di altri presidenti“, afferma Agresti, riconoscendo che non tutto è stato perfetto durante la gestione Lotito. Tuttavia, nonostante gli errori, la squadra non è mai scivolata nel baratro, anzi, ha avuto un livello di stabilità che altri club più blasonati non hanno potuto vantare. “La Lazio è sempre stata un club che ha avuto una dimensione più o meno come quella che ha ora“.Anche se i risultati sportivi non sono stati sempre all’altezza delle aspettative, Agresti ritiene che il bilancio di Lotito, in generale, sia stato positivo. “La Lazio ha una storia importante, ha una grande storia con tanti grandi personaggi, caratterizzata da due scudetti, da una serie di trofei, che ha vinto anche nell’era Lotito“. In effetti, “durante il dominio della Juventus, la Lazio è il club che ha vinto di più in Italia, solo dopo i bianconeri“. Riuscendo a conquistare trofei anche quando le squadre più potenti sembravano dominate dalla Vecchia Signora.Agresti non nega che la Lazio abbia delle difficoltà, ma sottolinea che “oggi la Lazio è un club sano“. Quello che però manca alla società, secondo il giornalista, è una base economica solida che permetta di competere con i top club, come Juventus, Milan, Inter, Napoli e Roma. “Oggi la Lazio è sesta nei diritti TV“, ben lontana dalle altre grandi, e questo, per Agresti, è un fattore fondamentale che limita le sue ambizioni.Critiche dunque forse eccessive: “In generale, non mi pare che ci siano sceicchi che bussano alle porte di Formello per acquistare la Lazio. Lotito ha fatto per sé, per i suoi interessi, ma certamente l’ha fatto anche per la Lazio. Avrebbe potuto fare meglio, ma anche molto peggio!“. The post “Lotito? Critiche eccessive. Prima di lui la Lazio mica era il Real Madrid…” ▷ Il bilancio di Stefano Agresti appeared first on Radio Radio.