Continua il trambusto nella Lega dopo le dichiarazioni del vicesegretario del Carroccio, Roberto Vannacci, sulla marcia su Roma e le leggi razziali. Il presidente della Regione Veneto e candidato capolista in tutte le province per la Lega alle prossime elezioni regionali, Luca Zaia, ha commentato così il post sui social in cui l’ex generale ha minimizzato la Marcia su Roma definendola “poco più che una manifestazione di piazza” e legittimato le leggi razziali in quanto approvate dal Parlamento e promulgate dal Re. “Non ho visto il post, non rispondo ad una cosa non vista, ma penso che quello delle leggi razziali sia stato uno dei peggiori periodi della storia, 6 milioni di persone, ebrei, zingari, gay, disabili, sono stati mandati al massacro nei campi di concentramento. Noi abbiamo questa piaga delle leggi razziali che non riusciremo mai a cancellare”. “Militante come tutti, regole chiare anche per lui”“Vannacci per me è uno dei tanti che ha la tessera, ha uno statuto in mano e sa che funziona così, le regole sono chiare per tutti: come lo sono per me lo sono anche per lui”, ha detto ancora Zaia. “Tutti noi militanti rispettiamo le regole del partito e facciamo i militanti. L’identità è fondamentale, dobbiamo preservare l’identità della Lega: pensare al popolo, essere liberali, progressisti, autonomisti. Ho vissuto momenti migliori in Lega e anche peggiori, ma ne ho visto così in tutti i partiti della scena politica di questo paese”. Questo articolo Lega, Zaia sulle dichiarazioni di Vannacci: “Militante come tutti, regole chiare anche per lui” proviene da LaPresse