La Russa attacca Gattuso: “Non si può dire ‘vergogna’ a chi fischia. Anche quelli possono essere uno stimolo”

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“Pur invitando uno spettatore a stringersi attorno alla squadra, non si può dire ‘vergogna’ a uno spettatore che fischia”. Così il presidente del Senato Ignazio La Russa in un evento a Palazzo Lombardia a Milano, “Il fischio che unisce”, riferendosi alle parole di Gennaro Gattuso dopo la vittoria dell’Italia contro la Moldavia per 0-2 con i gol di Gianluca Mancini e Pio Esposito. Il commissario tecnico della nazionale si era infatti lamentato dei cori uditi durante la sfida, con alcuni tifosi azzurri giunti in trasferta che hanno intonato per alcuni minuti “andate a lavorare”.“Gattuso ha ragione quando dice che in vista della speranza di andare ai Mondiali dobbiamo unirci e sostenere la nazionale. Ma anche i fischi degli spettatori possono essere uno stimolo finché non sono violenti”, sottolinea il presidente del Senato. “Ho visto un’Italia che ha giocato, siamo stati là e loro non hanno mai tirato in porta. Sono molto soddisfatto, abbiamo fatto quello che dovevamo e dato minutaggio a dei ragazzi. Mi dispiace per i cori che ho sentito, è una vergogna“, aveva sbottato Gattuso, che già in precedenza aveva risposto infastidito a una giornalista Rai: “Ma che vuol dire che non è stata la miglior Italia?”.Il tecnico aveva poi argomentato, sottolineando che l’Italia ha vinto sei partite consecutive in un girone di qualificazione, ma non è bastato: la Norvegia è infatti a punteggio pieno e con una differenza reti impressionante (+29 contro il +12 dell’Italia). Motivo per cui l’Italia giocherà i playoff per la terza volta consecutiva per andare ai Mondiali. “Non dovete chiederlo a me, ma a chi fa i gironi e le regole. Nel ’94 c’erano due squadre africane, adesso otto – ha dichiarato il commissario tecnico -. Ai nostri tempi, la miglior seconda andava direttamente ai Mondiali. Le difficoltà ci sono e lo sappiamo bene”, ha concluso Gattuso.L'articolo La Russa attacca Gattuso: “Non si può dire ‘vergogna’ a chi fischia. Anche quelli possono essere uno stimolo” proviene da Il Fatto Quotidiano.