Caso Epstein, Trump: “Non so nulla delle mail di Jeffrey”

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“Non ne so nulla”. Così il presidente Donald Trump ai giornalisti sull’Air Force One ha risposto a chi gli ha chiesto delle mail in cui Jeffrey Epstein sosteneva che il tycoon ‘sapeva delle ragazze’. “L’avrebbero reso pubblico molto tempo fa”, ha detto Trump, citato dai media statunitensi. “La vera domanda è cosa intendesse lui dopo aver passato tutto quel tempo con Bill Clinton, con il presidente di Harvard Larry Summers e con tutte le altre persone con cui trascorreva il tempo. Jeffrey Epstein e io abbiamo avuto un pessimo rapporto per molti anni”, ha proseguito Trump. “Ma lui vedeva anche un punto di forza nel fatto che io fossi presidente”, ha aggiunto. Già nella giornata di ieri Trump, dopo giorni di rivelazioni del suo coinvolgimento nel caso Jeffrey Epstein, aveva chiesto di aprire un’indagine sui rapporti del finanziere morto suicida in carcere e Bill Clinton, in quanto entrambi democratici. “Ora che i democratici stanno usando la bufala Epstein, che coinvolge i democratici, non i repubblicani, per cercare di distogliere l‘attenzione dal loro disastroso shutdown e da tutti gli altri loro fallimenti, chiederò alla procuratrice generale Pam Bondi e al Dipartimento di Giustizia, insieme ai nostri grandi patrioti dell’Fbi, di indagare sul coinvolgimento e sui rapporti di Jeffrey Epstein con Bill Clinton”, aveva scritto in un post sul social Truth.Epstein e i democraticiTrump ha citato anche, come presunte frequentazioni di Jeffrey Epstein, Larry Summers, Reid Hoffman, J.P. Morgan, Chase e molte altre persone e istituzioni. “I registri mostrano che questi uomini, e molti altri, hanno trascorso gran parte della loro vita con Epstein e sulla sua ‘isola’. Restate sintonizzati!!!”, ha aggiunto sempre su Truth, “Epstein era un democratico ed è un problema dei democratici, non dei repubblicani! Chiedete a loro che sanno tutto di lui, non perdete tempo con Trump. Ho un Paese da governare!”.Bondi sceglie il procuratore per indagare su Epstein-ClintonLa procuratrice Generale degli Stati Uniti Pam Bondi ha invece annunciato di aver scelto a quale procuratore affidare l’indagine richiesta da Trump sui presunti legami tra Jeffrey Epstein e Bill Clinton. “Il procuratore federale Jay Clayton del distretto meridionale di New York è uno dei procuratori più capaci e affidabili del Paese, e gli ho chiesto di assumere la guida delle indagini”, ha fatto sapere Bondi in un post su X, “come per tutte le questioni, il Dipartimento perseguirà questo caso con urgenza e integrità per fornire risposte al popolo americano”.Thank you, Mr. President. SDNY U.S. Attorney Jay Clayton is one of the most capable and trusted prosecutors in the country, and I’ve asked him to take the lead. As with all matters, the Department will pursue this with urgency and integrity to deliver answers to the American… pic.twitter.com/5zlybVu44U— Attorney General Pamela Bondi (@AGPamBondi) November 14, 2025Email smentisce Trump sul Thanksgiving del 2017Tra le nuove rivelazioni Jeffrey Epstein affermò di aver trascorso il Giorno del Ringraziamento del 2017 con Donald Trump, smentendo quanto affermato dallo stesso presidente degli Stati Uniti che aveva assicurato di aver troncato i rapporti con il finanziere intorno al 2004. In uno scambio di email reso pubblico dai democratici della Commissione di Vigilanza della Camera Faith Kates, guru del management di modelle di Manhattan, chiese a Epstein la mattina del Giorno del Ringraziamento, il 23 novembre 2017, dove stesse trascorrendo la festività. Epstein rispose “eva”, un probabile riferimento alla sua ex fidanzata Eva Andersson-Dubin, che avrebbe poi testimoniato al processo per traffico sessuale alla fine del 2021. Kates menzionò poi per nome il marito di Andersson-Dubin, Glenn Dubin, nello scambio di battute e chiese a Epstein: “Chi altro c’è laggiù?”. Epstein rispose nominando Trump, il fondatore di hedge fund David Fiszel e qualcuno che chiama Hanson. Secondo i registri della Casa Bianca, Trump ha trascorso il Giorno del Ringraziamento del 2017, il suo primo da presidente, nel suo resort Mar-a-Lago a Palm Beach. La Casa Bianca non ha divulgato la lista degli invitati. Nel 2018 Epstein consigliò Bannon su mosse politicheIn diverse e-mail del 2018, Jeffrey Epstein poi consigliò Steve Bannon sul suo tour politico in Europa di quell’anno, dopo che Bannon gli aveva inoltrato un ritaglio di giornale secondo cui i media tedeschi lo sottovalutavano e lo definivano “pericoloso come sempre”. “Mi piace”, ha risposto Epstein, precisando che aveva appena parlato con “uno dei leader del Paese di cui abbiamo discusso” e che “dovremmo elaborare un piano strategico. Che divertimento”. Diversi mesi dopo, Epstein gli inviò alcuni consigli: “Se hai intenzione di giocare qui, dovrai dedicarci del tempo, l’Europa a distanza non funziona”. “È fattibile, ma richiede tempo”, aggiunse Epstein in un’e-mail di follow-up, “ci sono molti leader di Paesi che possiamo organizzare per te per incontri individuali”.Questo articolo Caso Epstein, Trump: “Non so nulla delle mail di Jeffrey” proviene da LaPresse