Non ci sono “svolte” dietro gli scavi alla Casa del Jazz alla ricerca del corpo del giudice Paolo Adinolfi. Non c’è nemmeno un’indagine. Ma la ricerca del “tunnel sotterraneo” di Villa Osio dove Enrico Nicoletti avrebbe nascosto la toga del tribunale fallimentare di Roma (ma sui giornali si parla anche di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori) è partita dai funghi. «Magari potessi dare pace all’angoscia della famiglia Adinolfi, ma tutto nasce da un progetto di una galleria per coltivare funghi», dice ai quotidiani Guglielmo Muntoni, giudice in pensione e oggi presidente dell’Osservatorio per il contrasto alla criminalità della Camera di Commercio. «Ho portato avanti un progetto di Confcooperative per il recupero della galleria che potrebbe essere adatta per la coltivazione di funghi. Sapevo che lì c’è una galleria tombata da trent’anni. E così ho proposto di vedere cosa c’è dentro».Lo scavo nel tunnel sotterraneo della Casa del JazzA dare l’ok alle ruspe è stato il prefetto di Roma Lamberto Giannini. «Abbiamo appreso solo oggi, dai quotidiani, degli scavi sotto la Casa del jazz. Non siamo mai stati né consultati né informati rispetto a questa iniziativa, né avremmo mai desiderato il clamore mediatico che ne è conseguito. Chiediamo silenzio e rispetto per il nostro dolore infinito», dice la famiglia del giudice scomparso 31 anni fa. All’origine c’è la decisione di Nicoletti di murare tutto. Dopo il suo trasferimento nella villa la grande sala sotterranea è stata murata. Si cercano i resti di Adinolfi, di Orlandi e Gregori, ma anche Domenico e Francesco Nicitra, figlio e fratello del boss della Magliana Salvatore Nicitra, spariti nel 1993 quando avevano 11 e 34 anni e “Totò”, re delle slot machine, era stato arrestato da due mesi.La villa di NicolettiLa villa di Nicoletti è stata sequestrata alla fine del 1994. Ora si cerca di rimettere in sesto le vecchie fungaie di Roma. Nelle cave di pozzolana che venivano utilizzate per la coltivazione micologica. Oggi entrerà in funzione una ruspa. L’obiettivo è di raggiungere la botola che conduce al tunnel. Adinolfi, scomparso il 2 luglio 1994. stava lavorando sulla Fiscom. E sugli affari del cassiere della Banda della Magliana. Avrebbe dovuto andare quel giorno a Milano per parlare con Carlo Nocerino del crac del Banco Ambrosiano. Ma sparì nel nulla al termine di una mattinata in cui è stato visto accompagnarsi con un uomo più giovane.Chi era Paolo AdinolfiUn mese prima della sua scomparsa Tommaso Buscetta parla nell’aula bunker di Rebibbia. E spiega che Nicoletti è un uomo di raccordo della criminalità tra Roma e l’Italia. Quel giorno Adinolfi litiga con la moglie per una trasferta. Poi esce, le fa un vaglia di 500 mila lire. Le chiavi di casa e dell’auto vengono ritrovate nella cassetta della posta di casa dell’anziana madre. Il corpo non viene mai ritrovato. Anche se due volte si va a scavare sotto villa Osio. Ma senza arrivare al tunnel. Perché costava troppo, spiega oggi Muntoni. La morte presunta di Adinolfi è stata dichiarata nel 2021. Nicoletti, ciociaro e imprenditore edile e sanitario, è “Il Secco” di Romanzo Criminale. Aveva rapporti con la corrente andreottiana della Democrazia Cristiana. In particolare con “lo squalo” Vittorio Sbardella.Enrico Nicoletti, Villa Osio e il cassiere della Banda della MaglianaMorto da uomo libero il 23 dicembre 2020, il Fatto scrive che due anni prima suo figlio Antonio – arrestato nel 2024 insieme al fratello Massimo nell’operazione “Assedio” – incontrò l’allora latitante di Cosa Nostra Matteo Messina Denaro, e gli fece avere una visita oncologica all’Ifo Regina Elena di Roma. «In quel tunnel potrebbe esserci qualsiasi cosa: il corpo di Adinolfi ma anche di altri, visto il periodo in cui la banda della Magliana potrebbe aver utilizzato quel tunnel per nascondere di tutto. Armi, documenti, cadaveri, soldi. Chi lo sa. Ma poi lì sotto potrebbero anche esserci reperti archeologici», dice oggi Muntoni. Oppure funghi.L'articolo Lo scavo, il tunnel, i corpi: perché si scava alla Casa del Jazz per cercare Paolo Adinolfi ed Emanuela Orlandi proviene da Open.