Il meccanismo di riconoscimento dell’età sui siti porno? “Alcuni lo aggirano piazzando una foto di un adulto davanti alla webcam” e in molti vanno su siti poco sicuri. Cosa accade nei Paesi in cui il ‘blocco’ è in vigore

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E anche questa volta la verifica dell’accesso dei minorenni ai siti porno si fa la prossima volta. È slittato di tre mesi l’obbligo di mostrare un documento d’identità per accedere a Pornhub, Youporn, XHamster, Xvideos e altri quarantaquattro siti che mostrano video porno online gratuiti. Era stata l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni (Agcom) a compilare l’elenco nella delibera 96/25/CONS. Delibera che aveva reso concreta l’attuazione di una parte del decreto Caivano (settembre 2023) dove, tra le altre cose, veniva vietato l’accesso ai minori a contenuti pornografici online. La data operativa era stata posta al 12 novembre 2025, ma nelle ore immediatamente successive alla mezzanotte del 12 e per tutta la giornata del 13 tutti i 48 siti segnalati erano accessibili senza alcun tipo di barriera in entrata. Come spiegato nelle scorse ore dall’Agcom i siti porno che non hanno sede giuridica in Italia (praticamente tutti) hanno ottenuto altri tre mesi di tempo per adeguarsi all’obbligo di verificare la maggiore età degli utenti. Insomma, se ne riparla l’1 febbraio 2026.PORNHUB: “PROTEZIONE DEI MINORI MA ANCHE DELLA PRIVACY DEGLI ADULTI”“Mentre si stanno valutando importanti questioni relative all’attuazione della legge in Italia, sosteniamo che i cittadini italiani meritino una regolamentazione che impedisca ai minori di accedere a contenuti per adulti e che possa essere applicata in modo efficace”, spiegano dal quartier generale italiano di Pornhub a FQMagazine. “I cittadini italiani meritano altresì che la loro privacy e i loro dati sensibili siano protetti. Riteniamo che l’approccio attuale affronti sfide significative nel raggiungimento di questi importanti obiettivi”. Già, protezione dei minori e protezione della privacy degli adulti. Qui sta il problema più grosso per Pornhub e soci. Perché è soprattutto la fuga degli adulti, timorosi che si il web posso diventare un libro aperto sui propri dati anagrafici e di navigazione, a preoccupare i colossi del porno gratuito online. Si tratta di oscillazioni tra il 70% e il 90% degli utenti over 18 come registrato nel Regno Unito dopo poche ore dall’entrata in vigore della mannaia della riconoscibilità dell’età in entrata nel luglio 2025.COSA ACCADE NEI PAESI DOVE È IN VIGORE LA RICONOSCIBILITA’ DELL’ETA’I dati di traffico online segnalano infatti che chi fugge da Youporn, XHamster&Co. si getta senza troppo pensarci in sitarelli di seconda mano, spesso poco sicuri, ovviamente che non rispettano le leggi del paese dove sono scattate le restrizioni. È qui che scatta l’opzione in massa dell’uso delle VPN (Virtual Private Network). Si tratta di reti private virtuali che mascherano l’indirizzo IP dell’utente, facendolo connettere al web grazie a un finto ID che parte da un altro paese dove non vigono le stesse leggi. Come riporta ilPost nella settimana successiva allo stop britannico i servizi VPN hanno registrato aumenti tra il 1000per cento a 1.800 per cento in pochi giorni: “Secondo una ricerca condotta dal sito specializzato Cybernews, nella prima metà del 2025 (quindi ancor prima che le nuove regole entrassero in vigore) i britannici che hanno scaricato l’app di un servizio VPN sono stati oltre 10,7 milioni”. In Francia, dove la verifica dell’età è entrata in vigore tra le proteste a giugno scorso si parla di un aumento della richiesta di servizi VPN del 874 per cento.COME FUNZIONA (DAVVERO) IL SISTEMA DI AUTENTICAZIONESecondo quanto spiegato da Agcom la verifica dell’età non verrà effettuata direttamente dai siti porno, ma da “soggetti terzi certificati” che consentano il “doppio anonimato” ovvero l’azienda che effettua la verifica della maggiore età non sa a quale sito l’utente vuole accedere e il sito porno non conosce l’identità dell’utente che vuole visitarlo. Ovviamente sarebbe proibito anche profilare a fini pubblicitari gli utenti che si registrano. Detto questo, in Italia non serviranno né SPID né carta d’identità elettronica; per accedere ai siti porno si sceglierà tra due metodi di verifica come sta accadendo oltralpe e oltremanica. Nel primo caso si utilizza la webcam del computer o dello smartphone per scattare un selfie o registrare un video che verrà analizzato da un’intelligenza artificiale. Questa emetterà il verdetto sulla maggiore età. Come riporta sempre ilPost il sito francese 20 minutes ha compiuto varie prove verificando che il meccanismo è aggirabile “piazzando una foto o un breve video di un adulto davanti alla telecamera”. Un altro sistema consiste invece nel registrare un video-selfie con la videocamera del pc e successivamente caricare un documento di identità. In questo caso l’AI effettuerà un confronto tra le due fonti e darà, oppure no, l’ok all’accesso del maggiorenne.L'articolo Il meccanismo di riconoscimento dell’età sui siti porno? “Alcuni lo aggirano piazzando una foto di un adulto davanti alla webcam” e in molti vanno su siti poco sicuri. Cosa accade nei Paesi in cui il ‘blocco’ è in vigore proviene da Il Fatto Quotidiano.