Domani riprendono gli scavi sotto la Casa del Jazz, a Roma, dove si cerca il corpo del giudice Paolo Adinolfi, scomparso in circostante misteriose nel 1994. “Nessuno ci ha avvertito”, ha detto al Corriere della Sera Giovanna Adinolfi, figlia del magistrato, parlando della nuova indagine. “È stato terribile, non ce l’aspettavamo, è molto difficile accettare l’idea che si riapra un capitolo di ricerche che non avevamo idea sarebbe stato riaperto. Sono ore di strazio anche se capiamo che se ci sono dei dubbi è giusto andare a vedere cosa c’è…”.I lavori, iniziati giovedì mattina, si stanno concentrando in diversi punti attorno alla villa che un tempo era di Enrico Nicoletti, considerato il cassiere della Banda della Magliana. L’iniziativa rientra nel progetto di riqualificazione dell’antica galleria promosso dall’ex magistrato Guglielmo Muntoni, oggi presidente dell’Osservatorio sulle politiche per il contrasto alla criminalità economica della Camera di Commercio di Roma. Ieri mattina sul posto c’era anche Lorenzo Adinolfi, figlio del giudice scomparso che aveva lavorato su delicate inchieste finanziarie che toccavano ambienti della malavita romana, dei servizi segreti deviati e della finanza vaticana.Ingresso della Casa del Jazz, Roma, 14 Novembre 2025 (Foto: Francesco Benvenuti / LaPresse)Questo articolo Giudice Adinolfi, la figlia: “Nessuno ci ha avvertito degli scavi. Giusto andare a vedere cosa c’è” proviene da LaPresse