Dopo quattro mesi di prigionia, senza accuse, nel maxi-carcere venezuelano de El Rodeo I, Camilo Castro, 41enne, di nazionalità francese, è stato liberato dalle autorità venezuelane. La scarcerazione è avvenuta pochi giorni dopo la ferma condanna di Parigi all’escalation militare statunitense nei Caraibi, attraverso il ministro degli Esteri Jean-Noël Barrot, per il quale “le operazioni militari” Usa al largo del Venezuela “violano il diritto internazionale”. Allora il ministro Barrot aveva ricordato che “la Francia è presente nella regione attraverso i territori di oltremare, dove risiedono oltre un milione di connazionali”. Per l’Italia il simbolo non può essere ignorato: il rilascio di Castro, scarcerato dallo stesso penitenziario in cui si trova Alberto Trentini – che ieri ha compiuto un anno di reclusione – chiama in causa il governo stesso, che proprio sabato è stato invitato dalla mamma Armanda Colusso e dalla legale Alessandra Ballerini a intensificare gli sforzi diplomatici per il ritorno del cooperante e “rassicurare il governo venezuelano sul rispetto del diritto internazionale”, seguendo l’esempio di Parigi.“Castro libero”: l’annuncio di MacronIl rilascio di Castro, detenuto il 26 luglio al confine tra la Colombia e il Venezuela, mentre provava a rinnovare il suo visto, è stato annunciato sulla piattaforma X dallo stesso presidente francese Emanuel Macron. “Castro è stato liberato. Condivido il sollievo dei suoi cari e ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per il suo rilascio”, si legge nel post pubblicato sull’account del presidente. “La Francia va avanti, a volte senza far rumore, a sempre con determinazione e sangue freddo”, aggiunge l’inquilino dell’Eliseo rivendicando il risultato diplomatico ottenuto da Quai d’Orsay.“Era molto contento di essere uscito, un po’ emozionato e, nello stesso tempo, un po’ inquieto prima di abbandonare il territorio venezuelano”, ha commentato il suocero di Castro, Yves Guibert, in riferimento alla liberazione del 41enne francese. Anche la mamma, Hélène Boursier, si è detta emozionata per la scarcerazione ritenendola “una delle sorprese più grandi” della propria vita. Boursier, che è anche attivista per i diritti umani, un pensiero agli oltre ottanta stranieri detenuti nel Paese sudamericano. “Non li dimenticheremo”, ha esclamato, aggiungendo di voler lottare “affinché non succeda mai più”. Poche settimane prima della liberazione i familiari di Castro avevano espresso solidarietà per Trentini, manifestando la propria vicinanza all’operatore umanitario, sottoposto alla stessa sorte di Castro.La mossa geopolitica di MaduroIl rilascio di Castro, in piena escalation militare nei Caraibi, con il lancio dell’operazione Southern Spear, l’arrivo del gruppo di battaglia della portaerei Gerald R. Ford e lo schieramento di 200mila soldati venezuelani in risposta all’assedio, smentisce categoricamente ogni nesso causale fra i venti di guerra, che soffiano su Caracas, e lo stallo nelle trattative per il rilascio di Trentini e degli altri connazionali italiani dietro le sbarre, come il giornalista e attivista Biagio Pilieri. Parigi – senza neppure riconoscere il governo di Maduro – insegna che proprio l’escalation in corso rappresenta un’opportunità affinché i Paesi europei, tra cui l’Italia, strappino – una volta per tutte – i loro prigionieri, vivi, dalle mani delle autorità venezuelane, senza contraddire i propri principi. E poco importa se il presidente Usa Donald Trump sostiene di aver già “preso una decisione” sul Venezuela, senza svelarne i dettagli. Basta esortare al rispetto del diritto internazionale, come ha fatto Barrot e la stessa Unione Europea nella dichiarazione di Santa Marta. “L’Italia ripudia la guerra”, ha ricordato sabato Ballerini, citando l’articolo 11 della Costituzione. Parole che potrebbero avere un impatto diverso se pronunciate da Palazzo Chigi, valorizzando il canale diplomatico che si è aperto di recente, con l’impegno dell’inviato speciale Luigi Maria Vignali e dell’ambasciatore a Caracas Giovanni Umberto De Vito. Si tratta di fare ciò che è “doveroso e necessario” per la liberazione del cooperante, come richiesto dalla madre del cooperante italiano.L'articolo Venezuela, liberato il francese Camilo Castro dopo la condanna di Parigi all’escalation Usa proviene da Il Fatto Quotidiano.