“Barista ridotta in schiavitù, lavorava 15 ore al giorno senza stipendio”: l’inchiesta a Chieti

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Aveva ridotto in schiavitù una barista 27enne, costringendola a lavorare nel locale per 15-18 ore al giorno, a volte anche per 24 ore, senza riposo settimanale né stipendio, sorvegliata da una telecamera quando si ritirava nella cucina dello stabile dove poteva dormire. Con questa accusa è stata arrestata una donna di 44 anni – Carmela Tedesco – che è titolare dell’Eden Bar in provincia di Chieti, a Fara Filiorum Petri.Tedesco è stata portata nel carcere di Chieti: l’arresto è scattato in seguito alla revoca nei suoi confronti dell’affidamento in prova ai servizi sociali per averne violato le prescrizioni ovvero aver commesso il reato per il quale è indagata ed è stata denunciata. La donna infatti aveva chiesto e ottenuto a giugno scorso l’affidamento in prova in seguito a due condanne, emesse dai Tribunali di Lanciano e Chieti, per complessivi un anno e tre mesi di reclusione per i reati di sostituzione di persona e falsa dichiarazione resa ai Monopoli dello Stato.Per mascherare lo sfruttamento, la titolare avrebbe costretto costretto a diventare amministratore unico fittizio di una società, isolandola dal mondo esterno con un telefono cellulare capace solo di ricevere chiamate. L’inchiesta, coordinata dal pubblico ministero Roberta D’Avolio, descrive un sistema di soggezione continuativa: secondo gli inquirenti, Tedesco faceva leva sulla fragilità della vittima, che verserebbe in “stato di inferiorità psichica” e non avrebbe alternative esistenziali percorribili.La titolare si è sempre giustificata – anche di fronte alle telecamere de La Vita in Diretta – spiegando di aver dato una mano alla 27enne, che non avrebbe alcun rapporto con parenti e familiari né modo di sostentarsi. La stessa giovane, intervistata dal programma Rai, ha sempre difeso Tedesco sia per quanto riguarda le accuse di spiarla sia per quanto attiene il presunto sfruttamento: “Non saprei dove andare a mangiare”, aveva riferito all’inviato.L'articolo “Barista ridotta in schiavitù, lavorava 15 ore al giorno senza stipendio”: l’inchiesta a Chieti proviene da Il Fatto Quotidiano.