“La manovra del governo Meloni non ha uno slancio in avanti. Almeno ha l’onestà intellettuale di ammettere che il suo contributo alla crescita di questo Paese nei prossimi anni sarà lo 0%, così come lo sarà sul sostegno ai consumi degli italiani”. Così a In altre parole, su La7, la segretaria del Pd Elly Schlein boccia totalmente la manovra del governo, , parlando di un impianto economico “di corto respiro” e incapace di offrire prospettive di crescita e sostegno reale alle famiglie.La leader dem richiama i dati Istat sull’erosione del potere d’acquisto: “Il prezzo dei beni alimentari è aumentato del 25%, mentre gli stipendi degli italiani dal 2021 sono scesi di 9 punti. Vuol dire che una persona che lavora, quando va a fare la spesa con lo stesso stipendio di prima, non riesce più a comprare le stesse cose”.Da qui la richiesta di misure strutturali: salario minimo, una politica industriale “che manca” e investimenti pluriennali, come sollecitato anche da Confindustria. “Chiedeva una politica industriale di incentivi che guardasse ai prossimi tre anni, che investisse ogni anno almeno 8 miliardi”, ricorda Schlein, rimarcando che nella manovra invece “non c’è nulla di tutto questo”.La segretaria dem punta poi l’attenzione sul tema abitativo, criticando la distanza tra gli annunci del governo e le misure effettive: “Dopo che Giorgia Meloni a settembre ha annunciato un piano sulla casa, sulla casa in manovra non c’è nulla. Però oggi, con un emendamento di Fratelli d’Italia, prova a inserire l’ennesimo condono, che è strizzare l’occhio a chi non ha rispettato le regole, dando così un colpo agli stinchi di quelli che invece le regole le hanno sempre rispettate”.Schlein propone alternative concrete: “Perché non facciamo un grande piano per la casa che in questo Paese manca da vent’anni? Perché non rimettiamo quel fondo per l’affitto che sosteneva le famiglie che non riescono più a pagare l’affitto e che stanno rischiando lo sfratto?”Il passaggio più tecnico riguarda i costi dell’energia, un tema che, secondo la leader Pd, grava sulla competitività del sistema produttivo. Dal Veneto, dove si trova per la campagna elettorale in vista delle regionali, Schlein riferisce il malessere del tessuto industriale: “Gli imprenditori che incontro mi dicono: come facciamo a competere con i francesi, i tedeschi e gli spagnoli se paghiamo le bollette che sono tre volte più care?”La proposta è quella di intervenire sul meccanismo dei prezzi: “Si potrebbe provare a scollegare il prezzo dell’energia da quello del gas, ad esempio investendo sui Power Purchase Agreement (contratti a lungo termine che garantiscono energia pulita a prezzo fisso, ndr)”. Un modello adottato altrove, spiega, che il governo però “per tre anni non ha fatto”. E sottolinea: “Mi viene da pensare che Meloni non abbia il coraggio di intaccare gli extraprofitti che le grandi società energetiche maturano a scapito di tutte le altre industrie, delle botteghe degli artigiani e delle famiglie”.La richiesta finale di Schlein è chiara: “Chiediamo al governo di trovare questo coraggio e intervenire per abbattere il caro bollette”.L'articolo Schlein a La7: “Meloni annuncia piani sulla casa e poi con un emendamento di Fdi porta in manovra l’ennesimo condono” proviene da Il Fatto Quotidiano.