Altro che vip: Ibiza e Formentera diventano punti d’approdo dei migranti sui barchini, vertice d’urgenza in Regione

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Da paradisi delle vacanze per spiagge e club alla moda, a meta dei viaggi della speranza di migranti alla ricerca di una possibilità. La presidente del governo regionale, Marga Prohens (Partito Popolare) terrà giovedì un vertice d’urgenza con i leader dei quattro Consigli insulari di Ibiza, Formentera, Maiorca e Minorca. Secondo Prohens, questa dose massiccia di arrivi non ha uguali nella recente storia dell’arcipelago, non attrezzato per questo tipo di accoglienza. Da lunedì, sono 269 i migranti sbarcati in terra spagnola; dall’inizio dell’anno si contano 251 imbarcazioni e 4.700 persone.L’ultimo intervento della Guardia Civil è stato registrato questa mattina, a Cabrera (sud di Maiorca) e a Formentera; gli agenti assieme al personale del Soccorso Marittimo hanno intercettato cinque piccole imbarcazioni con 109 passeggeri. Questi migranti si aggiungono ai 160 arrivati lunedì tra Ibiza, Formentera e Maiorca. Sono numeri che fanno pensare ad una situazione ben più complicata rispetto al 2024, quando sulle coste delle Baleari sbarcarono secondo il Rapporto Annuale sulla Sicurezza Nazionale del Ministero dell’Interno, 5.882 migranti irregolari.C’è da evidenziare però che sono proprio le Baleari ad andare in controtendenza, perchè la Spagna ha registrato un 29% di sbarchi in meno, fino al 15 agosto, rispetto all’anno scorso. Non mancano le polemiche. L’associazione della Guardia Civil (Augc) ha denunciato “la situazione critica e di abbandono” subita dai migranti, sostenendo che i funzionari del Soccorso Marittimo applicano un “doppio standard” negli interventi in mare, rispetto alle richieste di assistenza, a secondo se arrivino da parte di diportisti, o di irregolari.Come esempio, Augc riporta un episodio che è accaduto il 18 agosto, quando una unità ha impiegato 14 ore per soccorrere 14 migranti nella zona di Cabrera. I media spagnoli Periódico de Ibiza e Formentera Cherif hanno raccolto alcune testimonianze tra i migranti: “In Algeria non c’è lavoro, non ci sono soldi, non c’è felicità”. Così, se a Ceuta o Melilla, le enclavi spagnole in Marocco, una maggiore collaborazione tra le autorità sembra aver prodotto risultati, le Baleari appaiono una soluzione per la rotta dei barchini che trasportano migranti, non solo nordafricani; in diversi casi, tra gli irregolari sono state registrate anche persone originarie di Paesi subsahariani.L'articolo Altro che vip: Ibiza e Formentera diventano punti d’approdo dei migranti sui barchini, vertice d’urgenza in Regione proviene da Il Fatto Quotidiano.