Il giorno dopo il vertice in Alaska e la conferenza congiunta di Donald Trump e Vladimir Putin, emerge che il presidente Usa ha proposto all’Ucraina “garanzie di sicurezza” simili a quelle della Nato ma senza l’adesione all’Alleanza atlantica. Fonti diplomatiche fanno sapere che l’inquilino della Casa Bianca (nella foto con il segretario Nato Mark Rutte dello scorso luglio) ha informato della proposta il presidente ucraino Volodymyr Zelensky – che andrà a Washington lunedì – e i leader europei. “Come una delle garanzie di sicurezza per l’Ucraina, la parte americana ha proposto una garanzia simile a un articolo 5 fuori dalla Nato, presumibilmente concordata con Putin”, ha affermato la fonte. Ieri il leader russo nel corso dei suoi otto minuti di intervento aveva detto: “Spero che l’accordo che abbiamo raggiunto insieme ci aiuti ad avvicinarci a questo obiettivo e ad aprire la strada alla pace in Ucraina. Ci auguriamo che Kiev e le capitali europee lo affrontino in modo costruttivo e non cerchino di ostacolare il processo. Non cercheranno di usare accordi segreti per mettere in atto provocazioni e sabotare i progressi nascenti”.Cos’è l’articolo 5 – L’articolo 5 del Trattato del Nord Atlantico stabilisce il principio della difesa collettiva: un attacco armato contro uno o più Stati membri in Europa o Nord America sarà considerato un attacco contro tutti, e ogni Stato membro assisterà lo Stato o gli Stati attaccati con le azioni che riterrà necessarie, incluso l’uso della forza armata, per ristabilire e mantenere la sicurezza dell’area nord-atlantica. In pratica, se un paese Nato viene attaccato, tutti gli altri membri sono tenuti a intervenire per difenderlo. Questo intervento non è automatico ma può includere l’uso della forza militare, se necessario, e viene deciso dal Consiglio del Nord Atlantico e dai singoli parlamenti nazionali.La proposta Meloni – Questa ipotesi di garanzie di sicurezza senza l’adesione Nato era stata ipotizzata e proposta al vertice di Londra dello scorso marzo dalla premier Giorgia Meloni. La proposta della presidente del Consiglio prevedeva che all’Ucraina non venisse permesso di entrare nella Nato, sollevandola dagli oneri di sostenere economicamente l’Alleanza e di ospitare truppe e basi del Patto sul proprio territorio, godendo comunque delle garanzie di sicurezza previste dall’articolo 5: in caso di invasione, i Paesi Nato interverranno militarmente per difenderla. In questo modo Putin non si ritroverebbe militari dell’Alleanza in territorio ucraino, a meno che non decida di invaderlo di nuovo, gli Usa e l’Europa non dovrebbero preoccuparsi di sostenere continuativamente la sicurezza di Kiev. ”Il punto cruciale rimane quello delle garanzie di sicurezza per scongiurare nuove invasioni russe ed è questo l’aspetto su cui si sono registrate ad Anchorage le novità più interessanti. Solo robuste e credibili garanzie in tal senso potranno prevenire nuove guerre ed aggressioni” ha dichiarato la presidente del Consiglio dopo l’incontro Trump-Putin in Alaska. “A questo riguardo, il Presidente Trump ha oggi ripreso l’idea italiana di garanzie di sicurezza che si ispirino all’articolo 5 della Nato – aggiunge -. Il punto di partenza della proposta è la definizione di una clausola di sicurezza collettiva che permetta all’Ucraina di beneficiare del sostegno di tutti i suoi partner, Usa compresi, pronti ad attivarsi nel caso sia attaccata di nuovo. Gli Stati Europei rimangono uniti nel sostegno all’Ucraina in questa fase di trattative. La strada per la pace non è semplice, ma è importante che sia stata intrapresa”.Tajani e la sicurezza dell’Ucraina – “Andremo avanti nel sostenere Kiev e a proporre una sorta di articolo 5 della Nato per far sì che l’Ucraina, anche in futuro, abbia un protezione anche militare da qualsiasi tentativo da parte della Federazione russa di ricominciare una guerra” ha anche dichiarato il ministro degli Esteri Antonio Tajani, commentando a Speciale Tg4 la dichiarazione congiunta dei leader europei – “No a un veto su Kiev nell’Ue e nella Nato. Confini non si modificano con la forza” – dopo il summit in Alaska. “È importante che la proposta italiana, quella dell’art.5 bis modello Nato per l’Ucraina, sia diventata argomento all’ordine del giorno. Lo stesso Putin ha dovuto ammettere che la sicurezza dell’Ucraina deve essere fuori discussione”. Il leader del Cremlino aveva detto: “Il presidente Trump oggi ha parlato di questo, che, naturalmente deve essere garantita la sicurezza dell’Ucraina, e siamo pronti a lavorare su questo”.L'articolo “Trump e la proposta a Kiev delle garanzie di sicurezza Nato, ma senza adesione”. Cosa prevede l’articolo 5 proviene da Il Fatto Quotidiano.