Gli animali sbadigliano? Certo che sì: avrete sicuramente visto almeno un cane o un gatto spalancare la bocca, stringere gli occhi ed emettere suoni di piacere quando si sveglia (o quando sta per andare a dormire). Ma quanti animali sbadigliano? La risposta è: sorprendentemente tanti, al punto che si trovano esempi di sbadigli in tutti i gruppi di vertebrati. Di più: la scienza dello sbadiglio è sempre più studiata, al punto che ci sono esperti di comportamento che si dedicano solo a quella. Uno di questi è Andrew Gallup, capo del Gallup Lab della Johns Hopkins University, un laboratorio di ricerca dedicato agli sbadigli che ha di recente prodotto uno studio sul contagio da sbadiglio nei cacatua.. Chi sbadiglia: dai pesci ai mammiferiMomento di passaggio. Nel corso del suo lavoro, il Gallup Lab ha dimostrato che ci sono animali che sbadigliano tra i pesci, gli anfibi, i rettili, gli uccelli e i mammiferi: tutti i vertebrati hanno questo comportamento, o meglio, in tutti i gruppi di vertebrati si trovano esempi di sbadigli, o perlomeno di gesti che assomigliano molto agli sbadigli umani, e che consistono nell'allargare la bocca e stirare i muscoli del cranio.Ed è proprio quest'ultimo dettaglio che potrebbe spiegare lo scopo evolutivo dello sbadiglio. Spalancare la bocca e fare stiramento dei muscoli del cranio aumenta il flusso sanguigno al cervello, e fa entrare sangue arterioso sostituendo quello venoso. In questo modo il cervello ha, per così dire, una "botta di vita". Che funziona in entrambe le direzioni: lo sbadiglio, secondo questa teoria, sarebbe il modo che hanno gli animali per passare da uno stato all'altro, quindi dalla veglia al riposo e viceversa. Un comportamento di transizione, che probabilmente è stato "inventato" dai pesci ed è rimasto poi in tutti gli altri gruppi di vertebrati.. Perché è contagioso (e per chi)Perché lo sbadiglio è contagioso? Se la funzione fisiologica dello sbadiglio è ormai più o meno chiara, ben più misterioso è il fatto che questo comportamento sia contagioso per moltissimi animali. Lo studio citato sui cacatua rosa è un'eccezione in questo senso, visto che dimostra come tra questi uccelli non avvenga il contagio: a quanto sappiamo finora, l'unico volatile che lo subisce è il parrocchetto ondulato (il pappagallo noto comunemente come cocorita). Nello stesso studio, però, Gallup mette anche in guardia contro le generalizzazioni: il contagio di sbadigli tra animali è un argomento poco studiato, e quasi sempre nei mammiferi sociali.Tra i quali, in effetti, lo sbadiglio è molto contagioso, anche tra specie diverse: capita a noi quando guardiamo un animale che lo fa, ma funziona anche al contrario – gli elefanti, per esempio, possono farsi contagiare da noi, e , e uno studio di qualche mese fa dimostra che gli scimpanzé si fanno contagiare persino dagli androidi antropomorfi. Ma perché succede? È qui che la nostra conoscenza si ferma: potrebbe essere un classico comportamento di imitazione che non ha conseguenze ma che "è rimasto" nel corso dell'evoluzione, oppure il contagio potrebbe avere funzioni adattative più profonde – magari un modo per aumentare la sincronia e l'armonia del gruppo. Fatto sta che c'è ancora molto da scoprire sullo sbadiglio, e sui suoi poteri di contagio..