Donald Trump e Vladimir Putin si incontrano oggi, venerdì 15 agosto, in Alaska. Al centro del summit il conflitto in corso tra Russia e Ucraina e il tentativo di arrivare a una pace. Il vertice è in programma alle 21.30, ora italiana, ad Anchorage. Un luogo dove l’Oriente incontra l’Occidente, in una parte del mondo familiare ad entrambi i Paesi, in quanto prima linea di difesa missilistica, avamposti radar e raccolta di informazioni durante la Guerra Fredda. Resta da vedere se il vertice, il primo dall’inizio del conflitto, potrà portare a un accordo per la pace in Ucraina, a più di tre anni e mezzo dall’invasione di Mosca. Ecco cosa sapere sul vertice.Quando e dove si tieneIl vertice si tiene domani, 15 agosto, presso la base congiunta Elmendorf-Richardson, fuori Anchorage, in Alaska, a partire dalle 11.30 circa ora locale (le 21.30 italiane). Si inizia con un bilaterale tra Putin e Trump e poi un incontro delle delegazioni, secondo quanto riferito da Yuri Ushakov, consigliere per la politica estera di Putin. Al termine, la conferenza stampa congiunta dei due leader. Si tratta del primo viaggio del presidente russo negli Stati Uniti dal 2015, quando si era recato all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite a New York. Poiché gli Stati Uniti non sono membri della Corte Penale Internazionale, che nel 2023 ha emesso un mandato di cattura per Putin con accuse di crimini di guerra, non hanno alcun obbligo di arrestarlo.Zelensky ci sarà?Russia e Usa hanno confermato che l’incontro avverrà unicamente tra Putin e Trump, nonostante le iniziali indiscrezioni sulla possibile partecipazione del presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Putin la scorsa settimana ha dichiarato di non essere contrario a un meeting con Zelensky “ma che devono essere create determinate condizioni” e che “l’incontro è ancora lontano”. Affermazioni che hanno sollevato timori sull’esclusione dell’Ucraina dai negoziati. A questo proposito, Kiev e i suoi alleati europei hanno sottolineato che la pace non può essere raggiunta senza il coinvolgimento dell’Ucraina stessa.Il ruolo dell’Alaska nella storia russaSarà la prima visita di un leader russo in Alaska, nonostante abbia fatto parte dell’impero zarista fino al 1867. L’Alaska fu colonizzata dalla Russia a partire dal XVIII secolo, fino a quando lo zar Alessandro II la vendette agli Stati Uniti nel 1867 per 7,2 milioni di dollari. Quando si scoprì che conteneva vaste risorse, i russi lo considerarono un accordo ingenuo. Dopo il crollo dell’Urss, l’Alaska fu oggetto di nostalgia e battute per i russi. Una canzone popolare negli anni ’90 recitava: “Non fare la cretina, America, restituisci la nostra cara terra d’Alaska”. Sam Greene del King’s College di Londra ha affermato su X che il simbolismo dell’Alaska come sede di un vertice sull’Ucraina era “orrendo, come se fosse stato concepito per dimostrare che i confini possono cambiare, che la terra può essere comprata e venduta”.L’agenda e le prospettiveTrump è apparso sempre più esasperato con Putin per il rifiuto della Russia di fermare i bombardamenti sull’Ucraina. Kiev ha accettato un cessate il fuoco, insistendo sul fatto che una tregua debba essere il primo passo verso la pace. Mosca ha presentato le proprie condizioni, ritenute inaccettabili da Zelensky, come il ritiro delle truppe dalle quattro regioni che la Russia ha illegalmente annesso nel 2022, l’interruzione degli sforzi di mobilitazione o il congelamento delle forniture di armi occidentali. Per una pace più ampia, Putin chiede a Kiev di cedere le regioni annesse, anche se la Russia non le controlla completamente, e la Crimea, di rinunciare alla richiesta di adesione alla Nato, di limitare le dimensioni delle sue forze armate e di riconoscere il russo come lingua ufficiale insieme all’ucraino. Zelensky insiste sul fatto che qualsiasi accordo di pace debba includere solide garanzie di sicurezza per proteggere il Paese da future aggressioni russe. Alcuni osservatori hanno suggerito che la Russia potrebbe scambiare queste recenti conquiste con territori sotto il controllo ucraino nelle quattro regioni annesse da Mosca. Zelensky ha dichiarato sabato che “gli ucraini non cederanno la loro terra all’occupante”. Ma Trump ha tuonato lunedì: “Ci saranno degli scambi di territori. Lo so grazie alla Russia e ai colloqui con tutti”. Secondo Zelensky, Putin vuole che l’Ucraina si ritiri dal restante 30% della regione di Donetsk che controlla ancora, nell’ambito di un accordo di cessate il fuoco, una proposta respinta in modo categorico da Kiev. Dal canto suo, Trump ha affermato che ci saranno “conseguenze molto gravi” non specificate se Putin non accetterà di fermare la guerra dopo il vertice. Il presidente russo vede nell’incontro con l’omologo americano un’opportunità per consolidare le conquiste territoriali della Russia, tenere l’Ucraina fuori dalla Nato e impedirle di ospitare truppe occidentali, in modo che Mosca possa gradualmente riportare il Paese nella sua orbita. Crede che il tempo sia dalla sua parte, mentre le forze ucraine stanno lottando per arginare l’avanzata russa al fronte. Il Cremlino ha cercato di dipingere i rinnovati contatti con gli Stati Uniti come due superpotenze che cercano di risolvere vari problemi globali, di cui l’Ucraina è solo uno. L’Ucraina e i suoi alleati europei temono che un vertice senza Kiev possa permettere a Putin di portare Trump dalla sua parte e costringere l’Ucraina a concessioni.Questo articolo Trump-Putin, incontro oggi in Alaska: cosa c’è da sapere proviene da LaPresse