Dona a favore della libera informazione, sostieniciCosì parlò non Zarathustra ma il ministro degli esteri Tajani: “A Gaza cose inaccettabili ma non è un genocidio”. Così ha aggiunto Tajani: “il genocidio l’ordinò Hitler con gli ebrei”. Ritorna dunque, una volta di più, la tesi sostenuta a piè sospinto tra gli altri da Liliana Segre. “A Gaza stanno succedendo cose gravi, certamente, ma non un genocidio”. E come chiamare allora uno sterminio pianificato di un’intera popolazione, come appunto sta accadendo a Gaza? Malefatte? Cose inaccettabili? Azioni riprovevoli? Perché ci si ostina a non voler impiegare la parola genocidio, dato che essa in realtà appare la più aderente alla tragica situazione che si sta producendo a Gaza, per via dell’infame persecuzione del popolo palestinese a opera del criminale di guerra Netanyahu? Sembra quasi che si voglia lasciare intendere che genocidio fu solo quello voluto da Hitler. Certo, quello fu un genocidio, ma non è stato l’unico nella storia, purtroppo, e anzi sembra che ora a Gaza se ne stia producendo uno nuovo. Si fa di tutto dunque per non voler vedere che gli orrori della storia ritornano e che il male radicale, lungi dall’essere alle nostre spalle, sta tornando a realizzarsi tra le pieghe del nostro tumultuoso presente. Personalmente credo che continuare a chiamarlo genocidio sia fondamentale proprio per evocare l’orrore in tutta la sua pienezza, senza fare sconti e senza provare ad attenuare in alcun modo la gravità della vicenda tormentata di Gaza, ma poi anche le inespiabili colpe del criminale di guerra Netanyahu, amico strettissimo degli Stati Uniti d’America e dell’Occidente, anzi dell’Uccidente liberale atlantista. Del resto, chiamare le cose con il loro nome è oggi più che mai il primo gesto rivoluzionario che dobbiamo compiere. L’abbiamo detto più volte, non si tratta semplicemente di una guerra che produce, come sempre, danni, massacri e morti. Questa non è una guerra, è un massacro a senso unico che uno Stato, Israele, condotto da Netanyahu, sta realizzando ai danni di una popolazione, non si sta colpendo un esercito. Con la scusa della guerra contro i terroristi di Hamas, si stanno colpendo spietatamente i civili, donne, anziani e bambini, per eliminarli dalla faccia della terra. Se questo non è un genocidio, non sappiamo davvero che cosa possa essere allora genocidio, a meno che, come sembrano suggerire Taluni, genocidio debba essere soltanto quello compiuto da Hitler. Lo ricordiamo una volta di più, proprio perché abbiamo conosciuto la tragedia del genocidio hitleriano, non possiamo far finta di niente quando nuovi genocidi, come sta accadendo a Gaza, tornano a presentarsi.The post Tajani d’accordo con la Segre, a Gaza non c’è genocidio. E allora come lo chiamiamo il massacro? appeared first on Radio Radio.