Epstein: il mistero del video tagliato e della foto mancante. Perché il fratello non crede al suicidio

Wait 5 sec.

Sei anni fa Jeffrey Epstein si tolse la vita nella sua cella nel carcere di Manhattan. Ma è da sei anni che quella notte, per quanto il caso sulla sua morte è stato archiviato come suicidio, continua a non avere tutti i tasselli al loro posto. Le tessere del puzzle, mancanti, le ricostruisce oggi il Corriere della Sera. Il finanziere pedofilo, amico e profondo conoscitore del jet set internazionale e politico Usa, si tolse la vita con un lenzuolo legato al collo. Epstein fu arrestato il sei luglio del 2019 con l’accusa di traffico di minori a scopo di sfruttamento sessuale. Durante il colloquio psicologico ha negato intenzioni suicide. Durante la sua carcerazione a Manhattan, secondo il memorandum, un evento lo avrebbe scosso profondamente: i domiciliari negati. Per questo il 23 luglio viene soccorso semicosciente con alcune ferite al collo che fecero propendere a un tentativo di suicidio. Nonostante il precedente il 9 agosto il compagno di cella di Epstein viene trasferito e lui rimane solo. Si registra un solo movimento, una delle guardie cammina dalle 22.39 all 22.41. Poi il nulla. Alle sei e mezza del mattino dopo il miliardario viene trovato incosciente dentro al sua cella. Provano a rianimarlo ma il cuore non batte più. Sarà dichiarato morto alle 7.36. L’autopsia e la foto del cadavere che non c’èAll’autopsia l’11 agosto non si chiariscono le cause del decesso. Solo il 16 agosto viene dichiarata la morte per suicidio. Il fratello, presente alle analisi autoptiche con un suo perito, è convinto del contrario. Fratture al collo, emorragie oculari sono segni di un omicidio. Alcuni periti concordano con lui, altri no. Una cosa sola può fugare ogni dubbio: la foto di come fu trovato il corpo e in che posizione. Una foto però che non esiste. Questo perché le guardie, intervenute sul posto, erano convinte di poterlo salvare. E agendo hanno “inquinato” la scena. Il giallo del filmato tagliatoL’ultimo documento ufficiale sulla morte del finanziere è un memorandum stilato dal dipartimento di Giustizia ed Fbi che bolla il caso come suicidio. In calce si riporta il link a un video, di 10 ore e 52 minuti circa, che mostrano dal circuito di video sorveglianza cosa è successo la notte del 9 agosto 2019. parlano di video integrale. Ma Wired scoprì che il filmato era stato spezzato. Mancano 2 minuti e 53 secondi. Tanto basta per non esser certi della versione fornita. E quei dubbi Trump, ricorda il Corriere della Sera, al tempo li espose pure con un tweet: «Morto per suicidio? Certo!». Oggi però sembra aver cambiato idea. Davanti alla domanda di un giornalista in merito al video spezzato ha risposto stizzito: «State ancora parlando di Jeffrey Epstein?».La “dolce vita” di Ghislaine in carcereAltra protagonista della vincenda è Ghislaine Maxwell, condannata a 20 anni di carcere nel giugno 2022 per adescamento di minori e altri reati commessi con l’ex compagno Jeffrey Epstein. Venerdì Maxwell, coperta da immunità limitata, è stata interrogata dal viceministro della Giustizia Todd Blanche. Avrebbe fornito l’elenco di chi frequentava Epstein. Cento nomi, secondo quanto riportato oggi da Anna Lombardi su Repubblica. Maxwell non se la passerebbe male. Il Federal Correctional Institution di Tallahassee dov’è stata trasferita nel 2022 è un carcere femminile “a bassa sicurezza”. Maxwell è stata assegnata al cosiddetto “honor dorm”, settore che ospita appena 40 donne (su 1.200 totali). Tutte lì per buona condotta. Messa in quel posto – riporta l’Independent – forse perché non eccelsa ma perché ha fatto centinaia di reclami su tutto, inclusa l’assenza di un menù vegano. Ha una cella tutta per sé. Alle compagne insegna galateo, inglese e yoga, riporta il giornale locale Tallahassee Democrat. Nel carcere lavora come bibliotecaria, si è fatta crescere i capelli, studia il russo e si mantiene in forma. L'articolo Epstein: il mistero del video tagliato e della foto mancante. Perché il fratello non crede al suicidio proviene da Open.